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Coronavirus, posso uscire con i miei figli e andare a fare jogging?

Si può uscire per fare passeggiate con i propri figli? E la corsa è vietata? L’ultima circolare del ministero dell’Interno, datata 31 marzo, ha spiegato quali sono le attuali disposizioni sugli spostamenti, per contenere la diffusione del coronavirus in Italia, e che saranno valide fino al prossimo 13 aprile.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'ultima circolare del ministero dell'Interno, datata 31 marzo, ha spiegato quali sono le attuali regole sugli spostamenti, che sono state prorogate questa mattina fino al prossimo 13 aprile, per contenere i contagi del coronavirus.

Molti genitori si erano lamentati con i sindaci, chiedendo che venisse concesso il ‘diritto all'ora d'aria' per i propri bambini. E il Viminale ha risposto con alcuni chiarimenti "in merito a profili applicativi in tema di divieto di assembramento e di spostamenti di persone fisiche". In pratica la Circolare del 31 marzo 2020, inviata ai prefetti, ha specificato che a un genitore, quindi un solo adulto, è consentito uscire con i figli minori per camminare, sempre rispettando però il principio della prossimità alla propria abitazione, e in occasione spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute. Trattandosi di una circolare, e non di un'ordinanza o di un nuovo decreto, nel testo non c'è nessun allentamento delle misure vigenti, ma solo dettagli interpretativi che aiutano a comprendere l'ambito di applicazione della legge.

Questo significa che adesso, esattamente come prima, si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente nelle ipotesi già previste dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri: per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute. La ratio seguita dalla precisazione del Viminale è che tale attività, cioè la passeggiata, "può essere ricondotta alle attività motorie all'aperto", che come dicevamo è permessa, ma solo nelle immediate vicinanze della propria abitazione.

Per quanto riguarda l'attività motoria la circolare ha ribadito poi che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all'aperto – come giocare a palla o andare in giro sulla bici – e che continua ad essere vietato l'accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici; inoltre viene specificato che l'attività motoria generalmente consentita "non va intesa come equivalente all'attività sportiva (jogging)". Questo è stato il passaggio che ha generato più confusione: il Viminale si è qui limitato a specificare che la passeggiata con i bambini non è assimilabile all"attività sportiva'.

"Potranno essere, altresì, consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l'assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazioni di necessità o salute", si legge ancora nel testo.

Quindi, riassumendo, per gli adulti resta sempre consentito correre da soli nei pressi del proprio domicilio, mentre chi lo desidera può optare per una una semplice camminata. La corsa e la passeggiata sono entrambe attività motorie consentite.

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