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Conte: “Con Forza Italia dialogo costruttivo, ma non la voglio al governo”

“Quando dico che, dal punto di vista concreto dei fatti, Forza Italia ha un atteggiamento, pur di opposizione, di dialogo più costruttivo, non sto dicendo che voglio Forza Italia nel Governo. Sto dando un giudizio di merito del comportamento concreto che è più costruttivo e più dialogante, tutto qui”: così Giuseppe Conte chiarisce in merito a una possibile apertura dell’esecutivo al partito di Silvio Berlusconi.
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo giorni di dichiarazioni e ricostruzioni per cui sarebbe possibile un'intesa tra il governo (o perlomeno la componente di Pd e Italia Viva) e Forza Italia di Silvio Berlusconi, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte mette un punto: "Quando dico che, dal punto di vista concreto dei fatti, Forza Italia ha un atteggiamento, pur di opposizione, di dialogo più costruttivo, non sto dicendo ‘voglio Forza Italia nel Governo’ e non sto dicendo che la prospettiva deve essere di unità nazionale o un amalgama indistinta; sto dando un giudizio di merito del comportamento concreto che è più costruttivo e più dialogante, tutto qui", afferma, ospite di ‘Stasera Italia' in onda su Rete4.

Berlusconi: "Nessun sostegno politico al governo"

E precisa: "Per quanto riguarda Forza Italia ho dichiarato che è una forza d’opposizione che ha un ruolo ben distinto da quella che è la responsabilità di Governo. Ma non fatemi commentare le persone in astratto". Dopo segnali di apertura da parte del Partito democratico, oggi anche Berlusconi aveva chiarito: "Non vi è comunque, né da parte del Presidente Berlusconi, né del Movimento Politico Forza Italia alcuna disponibilità a fornire un sostegno politico al governo Conte".

Conte sul Recovery Fund e l'Europa

Alla trasmissione di Rete4, Conte (che questa sera ha incontrato Mark Rutte, premier olandese e in prima linea tra i Paesi frugali) ha anche parlato della risposta economica all'emergenza coronavirus dell'Europa:"Noi in Europa non chiediamo fondi per essere aiutati come Italia, noi chiediamo fondi come tutti gli altri Paesi colpiti, che hanno bisogno di essere accompagnati in una celere ripresa. Per ripartire noi, per ripartire insieme all'Europa. Non è concepibile un'Europa a differenti velocità, quindi noi dobbiamo assolutamente recuperare presto. Dobbiamo misurarci con i grandi player: con gli Stati Uniti, la Cina e tutti gli altri", ha commentato.

Conte aveva anche rivendicato che in Italia fosse già iniziato un processo riformatore: ragion per cui non ci dovrebbero essere problemi per le riforme che chiede l'Europa mentre discute sul Recovery Fund. "Un passaggio significativo è stato sicuramente il decreto semplificazione che va in Gazzetta ufficiale nei prossimi giorni, ma non ci fermiamo qui. Abbiamo elaborato un piano per il rilancio e l'abbiamo presentato a tutta la società civile, a tutte le componenti della società italiana. Adesso incontrerò le opposizioni e questo alla fine mi darà la possibilità di chiudere la relazione definitiva e saremo pronti, già a settembre, per presentare il Recovery plan italiano in Europa", aveva aggiunto.

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