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Come sono andati i No Vax alle elezioni regionali

Anche i No Vax si sono presentati alle elezioni in alcune Regioni. Con risultati anche sorprendenti: basti pensare che in Veneto il candidato del Movimento 3V ha preso più voti di quella di Italia Viva. E anche in Toscana e nelle Marche i complottisti che affermano di essere contro la “dittatura sanitaria” e si scagliano contro i vaccini hanno ottenuto diverse migliaia di preferenze.
A cura di Annalisa Girardi
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Alle elezioni regionali quest'anno non si sono presentati solo i noti partiti dei poli di centrodestra e centrosinistra. In alcune Regioni ha deciso di correre anche il movimento dei No Vax, il Movimento 3V (che stanno per "Vaccini vogliamo verità"). Si sono presentati in Veneto, Marche e Toscana. Chiedono di abolire ogni obbligo di trattamento sanitario, a partire da quello del vaccino, ma non solo. Nel loro sito scrivono che continueranno a mobilitarsi "finché non sarà emersa tutta la verità sui vaccini e sul Covid", ma anche "sull'inquinamento elettromagnetico e sul 5G". Ma quanti voti hanno preso? In alcuni territori il risultato è stato a dir poco sorprendente: in Veneto, ad esempio, il candidato No Vax ha superato anche quella di Italia Viva. E anche se nelle altre due Regioni dove il movimento era in corsa i risultati sono stati decisamente contenuti, si parla comunque di alcune migliaia di voti.

I No Vax in Veneto prendono più voti di Italia Viva

In Veneto i No Vax hanno preso più voti di Matteo Renzi. Il candidato di Movimento 3V, Libertà di scelta, Paolo Girotto, ha preso lo 0,88%, per un totale di 21.662 voti. Daniela Sbrollin, di Italia Viva, si è fermata allo 0,62%, con poco più di 12 mila preferenze. Ma chi è il candidato di No Vax e complottisti? Girotto non parla di lockdown ma di "segregazione" e di "dittatura sanitaria". Veterinario, applica i principi della medicina naturale e omeopatica. "Sono orgogliosamente complottista quando dico e sono sicuro del fatto che non può essere credibile la spiegazione ufficiale, quella secondo cui il coronavirus, in soli 6 mesi, avrebbe fatto il salto di specie dai pipistrelli all’uomo", ha dichiarato alcuni giorni fa al Corriere del Veneto, aggiungendo che se avesse avuto un figlio piccolo non lo avrebbe mandato a scuola lo scorso 14 settembre.

Quanti voti hanno preso i complottisti in Toscana

Nonostante i risultati in Toscana e nelle Marche siano stati più contenuti, parliamo comunque di alcune migliaia di voti. Tiziana Vigni, candidata in Toscana, ha preso lo 0,43%, che però corrisponde a 7.646 voti. È avvocato e da anni si occupa "dei danni da colpa medica". Nel suo sito si legge: "Nel 2017 dopo la introduzione in Italia della famigerata legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale cura lo sportello nazionale vaccini Codacons per 6 mei e difende la famiglia dei bambini nella fascia 0-6 anni esclusi dalla scuola". In un'intervista poco prima del voto regionale, parlando del vaccino contro il coronavirus, ha avvertito che questo "agirà informando geneticamente, con tutti i rischi connessi".

Il risultato del Movimento 3V nelle Marche

Nelle Marche, la candidata dei No Vax Anna Rita Iannetti ha preso lo 0,54%. Si ferma quindi in penultima posizione con 3.983 voti. Durante la campagna elettorale aveva parlato di una moneta diversa per le Marche, in modo da rilanciare l'economia regionale "senza sottostare ai diktat" di chi emette la moneta. E ancora: "La prima cosa che farei è togliere gli ostacoli Covid che hanno bloccato l’economia, poi tutto il resto". Medico, si scaglia contro il divieto di assembramento che sta caratterizzando la vita di tutti i cittadini negli ultimi mesi a causa della diffusione dell'epidemia di coronavirus: "La prevenzione primaria è quella che potenzia il sistema immunitario naturale, l’unico sistema che ci salva dai virus", ha affermato. Contraria anche alle mascherine, ha aggiunto: "Occorre togliere tutti i provvedimenti presi finora e curare chi si ammala, non andare alla ricerca spasmodica del positivo senza neppure spiegargli che essere positivo non significa essere malato".

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