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Come cambierà il bonus Cultura, spiegato da Mollicone: la Carta Giovani e il premio per il merito

“La 18App non esisterà più, ma esisterà la Carta Giovani da 500 euro per chi ha una famiglia con Isee fino a 35mila euro, e la novità sarà la Carta del Merito, a prescindere dal reddito familiare per chi prenderà 100 alla Maturità”: lo spiega il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura.
A cura di Annalisa Girardi
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Fonte: Facebook
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Il governo toglie soldi ai giovani, eliminando il Bonus Cultura, per dare più soldi alla Serie A come accusa l'opposizione? "Ovviamente no, anzi: la 18App non esisterà più, ma esisterà la Carta Giovani da 500 euro per chi ha una famiglia con Isee fino a 35mila euro, e la novità sarà la Carta del Merito, a prescindere dal reddito familiare per chi prenderà 100 alla Maturità". Lo afferma Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura alla Camera ed esponente di Fratelli d'Italia.

Per specificare che le due iniziative sono anche cumulabili, consentendo quindi a un giovane meritevole con un Isee basso di ricevere fino a mille euro. "Come abbiamo sempre detto non solo non sarà cancellata la carta per i giovani, ma anzi il centrodestra raddoppia coinvolgendo anche tutte le categorie". E ancora: "Vogliamo premiare il merito, per noi come abbiamo sempre detto è un pregio. Il nostro intervento è volto a favore delle istanze sociali e del merito".

Parlando dei fondi a disposizione, Mollicone ha detto che non verrà fatto un vero e proprio taglio rispetto al bonus Cultura introdotto da Matteo Renzi, perché quelli stanziamenti per un quinto non venivano utilizzati: "Alla fine metteremo gli stessi fondi che venivano effettivamente utilizzati dalla 18App".

Sulla norma a favore delle società calcistiche, che permette di pagare a rate le tasse arretrate, l'esponente di FdI si è limitato a commentare: "È un'iniziativa di un'altra forza politica della maggioranza, il Parlamento l'ha approvata quindi non riguarda strettamente l'azione di governo. Potevano anche esserci altre priorità, ma rispettiamo il Parlamento".

Il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, da parte sua parlando della norma ha detto: "Le società sportive pagheranno tutte, nelle forme che sono consentite anche agli altri, cioè di 60 rate. Chi deve pagare paga, in un tempo sostenibile, che si tratti di un club calcistico o di un'impresa qualunque, non m pare che ci siano regali".

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