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Codice della strada, arriva la riforma: cosa cambia per le multe e quali vengono raddoppiate

La commissione Trasporti della Camera ha dato il via libera al progetto di riforma del codice della strada. Tante le novità riguardanti le regole per automobilisti, motociclisti, ciclisti. Cambiano gli importi di alcune multe, con sanzioni raddoppiate per alcune infrazioni. Arriva anche una stretta sull’uso degli smartphone alla guida.
A cura di Stefano Rizzuti
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La riforma del codice della strada, annunciata negli scorsi mesi, sta per vedere la luce. La commissione Trasporti della Camera dei deputati ha approvato in prima lettura il disegno di legge che ora passerà all’esame dell’Aula di Montecitorio, prima del suo approdo al Senato. Entro la fine dell’anno, secondo le previsioni dei parlamentari, le modifiche al codice della strada dovrebbero essere legge. E le novità sono molte: riguardano la condizione dei ciclisti, le multe per gli automobilisti, l’accesso alle autostrade per i motociclisti e anche le regole da rispettare per tutti all’interno delle città. Tra le più importanti novità introdotte dalla discussione in commissione c’è la parte riguardante le multe e, in particolare, quelle per chi utilizza lo smartphone o altri dispositivi tecnologici mentre guida.

Riforma codice della strada, cosa cambia per le multe

Le novità principali riguardano le sanzioni. Si parte da quelle per chi occupa il parcheggio riservato ai disabili senza regolare permesso: le multe vengono raddoppiate. Così come vengono inasprite per chi non rispetta i segnali di stop ai passaggi a livello. Aumentano in maniera esponenziale anche le multe per chi usa il telefono alla guida: si passa da un minimo di 161 euro a uno di 422 e da un massimo di 467 a uno di 1.697 euro. Inoltre è prevista la sospensione della patente per un periodo che va dai sette giorni ai due mesi sin dalla prima violazione. Le sanzioni sono previste non solo per chi parla al telefono, ma per chiunque utilizzi apparecchi elettronici anche per messaggi o per navigare su internet.

Multe al conducente anche quando il passeggero non indossa la cintura di sicurezza (dovranno pagare entrambi). Stesso discorso vale in moto se il passeggero non indossa il casco. Scende, invece, l’importo da pagare per chi contesterà una multa: la sanzione in caso di ricorso respinto viene ridotta al 50% dell’importo della multa, mentre oggi è al 100%. Sempre in tema di multe c’è un’altra novità: i comuni potranno affidare agli ausiliari del traffico la possibilità di effettuare multe in tutte le zone in cui esistono strisce blu.

Novità anche per i parcheggi: i comuni potranno predisporre parcheggi rosa per le donne in gravidanza o con figli fino a due anni. Si prevede la sosta gratuita sulle strisce blu per i disabili. Inoltre aumentano le sanzioni per chi occupa il parcheggio dei disabili o si ferma in corrispondenza degli scivoli. Si dice basta, invece, alle multe a strascico: quelle effettuate con le telecamere alle auto in divieto di sosta o, comunque, nella situazione in cui chi guida può essere multato senza saperlo. Viene quindi ripristinato l’obbligo di notifica per poter pagare immediatamente la sanzione senza ulteriori spese.

Le novità in autostrada con la riforma del codice della strada

Via libera a moto e scooter con cilindrata inferiore ai 150 cc in autostrada, ma vale solo per i maggiorenni. Potranno accedere all’autostrada anche le moto elettriche, finora escluse. La circolazione su autostrade e strade extraurbane viene vietata a velocipedi, ciclomotori e motocicli con cilindrata inferiore a 120 cc. Per le auto elettriche, invece, viene previsto un limite all’ingresso nelle Ztl istituite per finalità ambientali.

Niente più ‘patente e libretto’

Viene eliminato l’obbligo di presentare patente e libretto o altra documentazione che si può verificare in via telematica in caso di controlli. Nasce, inoltre, quella che viene definita la strada scolastica: vale per tutte le strade in prossimità di edifici scolastici e serve a “consentire la sosta, il movimento e le manovre connesse” agli istituti. I Comuni dovranno stabilire le limitazioni alla circolazione negli orari di attività didattica e all’ingresso e all’uscita degli alunni da scuola. Deve essere inserito almeno uno di questi accorgimenti: limite massimo a 30 km/h e delimitazione della zona a traffico limitato.

Codice della strada, cosa cambia per i ciclisti

Cambiano le regole per chi va in bici. Anche per i bambini: fino a 12 anni dovranno indossare il casco. Per i ciclisti ci sono novità anche di altro genere: i comuni potranno predisporre (non c’è però obbligo) le strisce di arresto per i ciclisti davanti agli stop e ai semafori: le bici dovrebbero, quindi, fermarsi davanti rispetto alle auto. C’è poi l’obbligo, per i veicoli che sorpassano le biciclette, di rispettare la distanza laterale minima di 1,5 metri. I comuni potranno consentire la circolazione dei ciclisti anche nelle corsie preferenziali, mentre in alcune strade sarà predisposto il doppio senso ciclabile segnalato.

Le altre novità e le norme bocciate

Via libera anche per hoverboard, segway, monopattini e monowheel. Mentre viene stabilito il divieto di servizio di piazza con animali, se non avviene in parchi o riserve naturali o in caso di manifestazioni pubbliche di carattere religioso culturale, storico e di tradizione popolare. In sostanza si tratta di un divieto per le botticelle all’interno delle città.

In commissione sono invece state bocciate alcune delle novità inizialmente annunciate nel disegno di riforma. Non ci sarà l’aumento del limite di velocità a 150 km/h in autostrada (solo in quelle a tre corsie) che avrebbe voluto la Lega: ma un ordine del giorno in Aula dovrebbe avviare una sperimentazione in tal senso. Non passa neanche il divieto di fumo in auto, così come viene cancellata la possibilità di andare in bici contromano.

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