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Chi è Armando Siri, indagato per corruzione: responsabile economico Lega, ideatore della flat tax

Armando Siri è colui che ha ideato la flat tax con aliquota unica al 15%, responsabile economico della Lega dal 2015. Ha alle spalle un patteggiamento per bancarotta fraudolenta, ha proposto l’introduzione del servizio civile obbligatorio per i maggiorenni e da ieri è indagato per corruzione per una tangente da 30mila euro.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il sottosegretario ai Trasporti leghista Armando Siri è il padre della flat tax con aliquota unica al 15%. Genovese, 47 anni, giornalista pubblicista dal 1998 con un passato a Mediaset come redattore e come autore di programmi televisivi. Nel 2011 fonda il Partito Italia Nuova, dal 2014 inizia una collaborazione con il segretario della Lega, Matteo Salvini, l'anno successivo diventa responsabile economico del Carroccio. Siri è indagato per corruzione: avrebbe promesso di modificare una norma che avrebbe favorito l'erogazione di contributi per le imprese che operano nelle energie rinnovabili, in cambio di una mazzetta da 30mila euro. Le aziende agevolate sono considerate vicine a Vito Nicastri, il "re" dell'eolico ai domiciliari perché ritenuto vicino all'entourage del superlatitante Matteo Messina Denaro.

Siri è stato un giovanissimo attivista dei socialisti, per poi diventare amico personale e collaboratore di Bettino Craxi. Con lui ha condiviso la visione di equilibrio tra pubblico e privato, che si è trasformata in ammirazione per Silvio Berlusconi prima e per la Lega di Salvini poi. Una delle principali riforme che sostiene il sottosegretario è quella fiscale, che prevederebbe un'aliquota unica al 15% su tutti i redditi da lavoro, la flat tax. Grazie a questa proposta Siri diventa collaboratore della Lega di Salvini, che porta l'idea all'attenzione dei media nazionali. Siri infatti è autore della proposta di legge per l'introduzione della flat tax, depositata alla Camera dei Deputati dal gruppo della Lega Nord nel giugno 2015 .

In passato Siri ha patteggiato per una condanna a un anno e otto mesi per bancarotta fraudolenta dopo il crack di MediaItalia. La società, di cui era presidente, era indebitata per oltre un milione di euro e, secondo i magistrati che firmarono la sentenza, prima del fallimento il patrimonio dell'azienda fu trasferito in un paradiso fiscale americano. Siri è stato eletto con la Lega alle politiche del marzo 2018, ottenendo poi la nomina a sottosegretario ai Trasporti. Oltre ad aver scritto numerosi saggi politici, filosofici ed economici, Siri ha partecipato alla scrittura del testo di legge che propone l'introduzione del servizio civile, obbligatorio e retribuito, per tutti i giovani maggiorenni.

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