video suggerito
video suggerito

Che cosa si sono detti Meloni e gli altri leader nella prima giornata del G7

Oggi è si è tenuta la prima seduta del G7, il summit internazionale a cui partecipano i leader delle 7 grandi economie mondiali, presieduto quest’anno dall’Italia. Presente anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ecco che cosa si sono detti Giorgia Meloni e gli altri leader nel corso del vertice.
A cura di Giulia Casula
97 CONDIVISIONI
Immagine

Oggi si è aperta la prima sessione dei lavori del G7. A Borgo Egnazia, in Puglia, sono arrivati nella mattinata i leader di Germania, Francia, Canada, Stati Uniti, Giappone, Regno Unito, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e del Consiglio europeo Charles Michel.

Nel primo pomeriggio è iniziata la riunione dedicata alla crisi in Ucraina a cui ha preso parte anche il premier Volodymyr Zelensky. Il primo risultato prodotto dai negoziati è stato l'accordo per utilizzare i profitti derivanti dagli asset russi congelati per sostenere Kiev con un finanziamento di circa 50 miliardi di dollari. Il piano di prestiti, come ha spiegato la presidente della Commissione Ue, prevede "l'utilizzo dei profitti derivanti dalle attività russe immobilizzate in Europa. Non saranno i contribuenti europei a pagare per i danni che Putin sta causando per questa guerra di aggressiione. I ministri delle Finanze esamineranno i dettagli, come le garanzie necessarie per erogare i prestiti, e li chiariranno il prima possibile", ha dichiarato.

"Il presidente russo ha un piano del tutto evidente: vuole portare avanti la sua guerra finché tutti gli altri non smetteranno di sostenere l'Ucraina. E questo piano oggi è fallito", ha commentato anche il Cancelliere tedesco Olaf Scholz. "È un chiaro segnale al presidente russo che non può aspettare che la questione si risolva da sola" e sperare di vincere questa guerra a causa dei problemi finanziari dei sostenitori dell'Ucraina", ha aggiunto. "Non ci riuscirà. In questo senso, oggi è sicuramente anche un passo storico".

Una decisione, quella dei 50 miliardi a sostegno dell'Ucraina, accolta con favore anche dal segretario della Nato Jens Stoltenberg. "A quanto ne so, è un prestito e non riguarda solo aiuti militari, ma anche per altre cose importanti, come il sostegno economico allo Stato ucraino e altri tipi di assistenza macrofinanziaria", ha detto nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles. "Quello che conta per gli impegni Nato sono gli aiuti militari ed è troppo presto per dire quanta parte sarà coperta" dai flussi provenienti dagli asset russi.

Dal canto suo, Meloni si è detta "molto soddisfatta" dell'intesa raggiunta. L'eroica resistenza ucraina ha impedito a Putin di portare a compimento il suo piano". La premier ha poi voluto ribadire "l'ampio consenso dei leader sulle conclusioni finali", chiudendo così alla polemica, nata nelle scorse ore, attorno all'indiscrezione secondo cui l'Italia si sarebbe opposta a inserire l’importanza di garantire un "accesso effettivo e sicuro all’aborto" nel documento finale. Eppure, il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso il suo dispiacere per l'assenza della parola dal testo finale del G7. "Conoscete la posizione della Francia che ha inserito il diritto all'aborto nella Costituzione. Non è la stessa sensibilità che c'è nel vostro Paese. La Francia condivide una visione di uguaglianza tra uomo e donna, non è una visione condivisa da tutto lo spettro politico. Mi dispiace ma lo rispetto perché è stata la scelta sovrana del vostro popolo", ha dichiarato.

Medio Oriente, c'è l'accordo sulla proposta di Biden per il cessate il fuoco

"Confermo il sostegno unanime alla proposta degli Stati Uniti per il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e il sostegno e la protezione della popolazione civile. Abbiamo ribadito ogni sforzo per evitare l'escalation", ha dichiarato Meloni a margine dei lavori del G7. Dello stesso avviso anche von der Leyen. "Il piano in tre fasi del presidente Biden merita il nostro pieno sostegno. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco immediato, del rilascio degli ostaggi e di una fine duratura di questa crisi", ha scritto su X. "Siamo pronti a fare la nostra parte con un'azione rapida ed efficace per la ripresa e la ricostruzione, che conduca a una soluzione a due Stati", ha ribadito.

"Appoggiamo pienamente e sosterremo l'accordo globale delineato dal presidente Biden che porterebbe a un cessate il fuoco immediato a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi, a un aumento significativo e duraturo del flusso di assistenza umanitaria in tutta Gaza e alla fine duratura del crisi, garantendo gli interessi di sicurezza di Israele e la sicurezza dei civili palestinesi a Gaza", è quanto si leggerebbe nella bozza del comunicato che i leader dovranno approvare.

Dossier Africa: "Pieno sostegno al Piano Mattei", dice Meloni

Sulla dossier dedicato all'Africa, "il salto di qualità riguarda la volontà di far dialogare i diversi strumenti che abbiamo messo in piedi negli anni a livello nazionale, a livello multilaterale: il Piano Mattei da una parte, le iniziative strategiche del G7 e dell'Unione europea, il Pgii e il Global Gateaway, perché si possano mettere a sistema i vari interventi e si possano portare avanti in un modo più coordinato", ha dichiarato Meloni.

"L'Italia ha anche annunciato di voler contribuire ad uno dei progetti strategici del Pgii, che è il cosiddetto Corridoio di Lobito, l'imponente sistema infrastrutturale che ha come obiettivo collegare l'Angola allo Zambia attraverso la Repubblica Democratica del Congo e di connettere così mercati regionali e mercati globali", ha aggiunto. "Sono felice anche di annunciare l'istituzione di nuovi strumenti finanziari presso la Banca Africana di Sviluppo, che ringrazio per una collaborazione molto preziosa, per sviluppare strategie di co-investimento negli ambiti del Piano Mattei, e un'intesa quadro anche con la Banca Mondiale, sempre per agevolare i nostri investimenti nel continente. E voglio anche ringraziare gli Emirati Arabi Uniti per il primo contributo che è stato garantito al fondo dei multidonatori".

Sull'evento dedicato al Partnership For Global Infrastructure and Investment, la premier ha sottolineato che "con la partecipazione anche del settore privato, delle banche multilaterali di sviluppo, questa iniziativa dimostra la nostra volontà di far seguire azioni concrete ai nostri impegni. Da questo G7 non vogliamo che escano solamente documenti, vogliamo che escano anche fatti concreti che costruiscono quegli impegni", ha concluso.

Alla tre giorni di Borgo Ignazia sono attesi molti altri capi di Stato e personalità internazionali, tra cui il presidente argentino Javier Milei, quello turco Recep Tayyip Erdoğan o il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. Domani è atteso Papa Francesco che parteciperà alla sessione dedicata all'intelligenza artificiale. "Sarà una giornata storica, sono orgogliosa", ha detto Meloni a tal proposito.

97 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views