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Caso Boccia-Sangiuliano

Boccia dice che ha ansia e insonnia dall’inizio del caso Sangiuliano: “Contro di me bugie e stereotipi”

Maria Rosaria Boccia, finita al centro del caso Sangiuliano che in estate ha portato alle dimissioni dell’ex ministro della Cultura, ha parlato della sua vita in questi mesi: un “continuo stato di stress”, in cui “ci sono state molte false dichiarazioni”, e non ha ricevuto solidarietà: “La donna è sempre la ‘malafemmina’ e il maschio la vittima, la società li giustifica e protegge”.
A cura di Luca Pons
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Dall'inizio del caso Sangiuliano ci sono state ripercussioni sia politiche sia penali: l'ex ministro della Cultura ha rassegnato le dimissioni, poi si sono aperte varie inchieste, sia a carico di Sangiuliano sia della donna che è stata coinvolta nel caso, l'imprenditrice Maria Rosaria Boccia. Dal 26 agosto, la data in cui la vicenda mediatica è iniziata, Boccia ha detto di aver vissuto "in un continuo stato di stress che mi provoca ansia, insonnia e momenti di panico".

"Ho il terrore quando leggo la rassegna stampa. Vivo praticamente segregata in casa perché ho paura di qualsiasi contatto. Ogni mia parola, ogni mio gesto, perfino il mio modo di vestirmi o camminare è oggetto di critica o strumentalizzazione. Uscire per me significa essere seguita, ripresa e fotografata a qualsiasi ora, in qualsiasi luogo", ha affermato in un'intervista a Gente.

Il caso Sangiuliano l'ha "travolta", ha detto. E, ha insistito, è partita una "gogna mediatica che continua ad infangarmi". Ha citato il caso della presunta finta gravidanza – dichiarazioni per cui il suo ex fidanzato si sarebbe "scusato personalmente e pubblicamente – e del divorzio dall'ex marito. Più in generale, ha affermato: "Su di me, ad oggi, non penso si sia detta neanche una verità".

Nell'intervista Boccia ci ha tenuto a ribadire di essere "una donna che ha sempre lavorato, cresciuta in una famiglia apprezzata e rispettata e che si è laureata in Economia aziendale". Una "imprenditrice nel settore della moda, oltre che una organizzatrice di grandi eventi". E ha rivendicato anche le sue esperienze da docente universitaria.

Al contrario, durante la vicenda ha detto di essere stata dipinta come "una millantatrice, una che si vuole ‘accreditare', una che registra tutto, un'influencer. Insomma, sono un personaggio al quale vogliono cucire addosso un abito indecoroso".

Infine, l'imprenditrice ha parlato degli attacchi che ritiene siano stati rivolti a lei in quanto donna: "Non ho ricevuto alcuna solidarietà, anzi, intorno a me si è creato un vuoto e questa cosa mi ha particolarmente ferito", ha affermato. Ha criticato "le donne impegnate in politica pronte a sposare le più svariate cause contro gli stereotipi maschili", che "non hanno speso una sola parola di solidarietà nei miei confronti".

Boccia ha concluso parlando degli stereotipi che, secondo lei, sono stati usati per colpirla: Alla fine, possiamo organizzare convegni ed eventi ma nulla mai cambierà: la donna è sempre la ‘malafemmina'", ha affermato, "e il maschio la vittima, con una società che li giustifica e protegge".

Per quanto riguarda le affermazioni su di lei, ha ribadito: "Mi batto per far emergere tutta la verità". E ancora: "Sono pronta a smentire con atti, messaggi e date tutto ciò che di falso è stato detto su di me anche mettendo in pubblica piazza la mia privacy".

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