450 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Berlusconi ritratta per l’ennesima volta sull’Ucraina: “Io sempre in linea con Nato, Europa e Usa”

Il presidente di Forza Italia, in un’intervista al Corriere della Sera, ritorna sugli audio in cui racconta l’invasione dell’Ucraina come un’operazione speciale russa che è stata fatta degenerare dalla resistenza dell’Occidente. Sono parole “fuori contesto”, dice, che sono state interpretate in modo “distorto” e “ridicolo”.
A cura di Luca Pons
450 CONDIVISIONI
Immagine

"È fuori contesto, è stato diffuso senza conoscere il senso globale delle mie parole, con il solo scopo di diffondere calunnie e disinformazione". L'audio diffuso ieri in cui Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, sposa la narrazione russa sulla guerra in Ucraina, secondo lo stesso Berlusconi manca di contesto. In un'intervista al Corriere della Sera, prova a fornirlo lui. "Ribadisco per l’ennesima – e spero ultima – volta che la mia posizione coincide assolutamente con quella del governo italiano, dell’Unione europea, dell’Alleanza atlantica, dei nostri alleati americani, ed è di netta condanna dell’attacco militare contro uno Stato libero e sovrano".

Nell'audio pubblicato da Lapresse, Berlusconi dice che prima dell'inizio della guerra Vladimir Putin era "contrario a qualsiasi iniziativa". Il presidente russo, però, subiva "una pressione forte da tutta la Russia" per difendere "le due neocostituite repubbliche del Donbass" dall'offensiva dell'Ucraina, che "attaccava le loro frontiere", in particolare da quando era iniziato il mandato del presidente Volodymyr Zelensky, che aveva "triplicato gli attacchi".

Per questo, nel racconto di Berlusconi, Putin "si decide a inventare un'operazione speciale" che doveva durare una settimana per "deporre il governo in carica e mettere un governo già scelto dalla minoranza ucraina di persone per bene e di buon senso". Una descrizione che ripete passo passo la spiegazione della guerra data dalla Federazione russa, e a cui lo stesso Berlusconi aveva fatto riferimento in un'intervista con Bruno Vespa di poche settimane fa.

Oggi, sul Corriere, il fondatore del centrodestra sostiene invece che queste parole siano state malinterpretate, prese fuori contesto, e comunque non siano così importanti. "Sinceramente, data la gravità del momento internazionale e l’importanza delle decisioni da assumere per il futuro del nostro Paese, pensavo di dover dedicare il mio tempo a cose più importanti che a rettificare interpretazioni distorte e francamente ridicole del mio pensiero", afferma.

Berlusconi risponde anche a chi ha diffuso l'audio ("non si illudano, non mi sono fatto intimidire da ben altre aggressioni"), prima di tornare a parlare del rapporto con Vladimir Putin. Pochi giorni fa diceva, sempre conversando con i parlamentari di Forza Italia, di aver "riallacciato i rapporti" con il presidente russo. La cosa era poi stata smentita, sostenendo che si trattasse di un racconto riferito al passato, nonostante la frase fosse questa: "Io non posso personalmente fornire il mio parere perché se viene raccontato alla stampa viene fuori un disastro, ma sono molto, molto, molto preoccupato. Ho riallacciato i rapporti con il presidente Putin, un po' tanto".

Oggi Berlusconi ritorna sul legame di amicizia che lo lega al presidente della Federazione russa: "Non rinnego affatto i miei passati rapporti di amicizia con Vladimir Putin, che hanno portato a risultati importanti, sempre conseguiti in pieno accordo con i nostri alleati dell’Occidente. Ma oggi le circostanze sono cambiate". Nell'audio di ieri, invece, diceva che a guerra avrebbe potuto essere un'operazione di due settimane, ma era degenerata per la "imprevista e imprevedibile" resistenza degli ucraini, "che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall'Occidente".

Il leader di Forza Italia ribadisce che le sue parole sulla guerra "si riferivano a notizie che mi sono state date da fonti autorevoli e che ho riferito nel corso di un ragionamento più ampio. Ragionamento che si concludeva con la condanna dell'invasione russa e con l'auspicio di una soluzione negoziata, che ponga fine a questo massacro e che tuteli i diritti del popolo ucraino". Anche se si tratta dello stesso popolo ucraino che ha eletto Volodymyr Zelesnky come presidente, e in cui una "minoranza per bene" aveva intenzione di sostituirlo grazie all'intervento dell'esercito russo.

450 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views