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Berlusconi: “Magistratura mossa da pregiudizio politico”

Domani, in esclusiva sul settimanale Panorama, uscirà l’intervista a Berlusconi. L’ex premier si scaglia contro la magistratura e sul caso De Gregorio afferma: “Fu lui a chiedere 10 milioni di euro al Pdl, ma noi rifiutammo”.
A cura di Davide Falcioni
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Uscirà domani sul settimanale Panorama una lunga intervista a Silvio Berlusconi. Il settimanale ne ha dato un'anticipazione sul sito, riportando alcune delle affermazioni fatte dall'ex premier, ricoverato come è noto all'ospedale San Raffaele di Milano. "I ripetuti comportamenti processuali di una parte della magistratura – dichiara Berlusconi – che è mossa da un pregiudizio politico, non sono più tollerabili. La magistratura si è trasformata da ordine dello Stato in un potere assoluto, onnipotente e irresponsabile. Ho un serio problema agli occhi. Il mio stato potrà anche suscitare l'ironia di qualche pubblico ministero, gli farà magari chiedere, e magari ottenere, una ridicola ‘visita fiscale'. Ma a me non impedisce di vedere bene nel mio futuro: io so che a Milano non ho mai avuto giustizia. Anche per vedere riconosciuta la mia innocenza nei tre attuali processi è probabile che dovrò attendere sino alla Cassazione ma non posso desistere".

Berlusconi ha poi rincarato la dose: "Anche se i miei avvocati sono di contrario avviso, io non voglio credere che i miei giudici stiano correndo verso una condanna prestabilita. Nonostante tutto mi aspetto ancora giustizia, almeno da questa corte". Alla domanda se abbia paura di una condanna definitiva il leader Pdl risponde così: "Corre voce che nel palazzo di giustizia di Milano si parli espressamente e senza vergogna di una ‘operazione Craxi 2'. Non sono riusciti a eliminarmi con il mezzo della democrazia, le elezioni, e ora tornano a provarci attraverso questo uso della giustizia a fini di lotta politica. Sanno che sono io il vero ostacolo sulla strada della sinistra".

Ma veniamo al "capitolo De Gregorio". La versione di Berlusconi è che l'ex senatore dell'Idv abbia chiesto 10milioni di euro a diversi parlamentari del Pdl, e di fronte al loro rifiuto avrebbe minacciato di recarsi dai pm "a raccontare menzogne". "De Gregorio aveva preannunciato questo suo comportamento con più visite a nostri parlamentari – ha detto Berlusconi -. Aveva detto di essere in grave difficoltà, di avere assoluto bisogno di 10 milioni di euro, in parte per pagare dei debiti ed evitare la bancarotta e in parte per recarsi in un altro paese e ricostruirsi una nuova vita e per evitare il carcere alla moglie. Alle risposte necessariamente negative dei nostri rappresentanti – ha proseguito Berlusconi – se ne era andato sbattendo la porta e minacciando di raccontare ai pm, che insistevano in questa direzione, quelle menzogne che poi in effetti ha raccontato davvero per scampare alla prigione". Poi Berlusconi ha continuato: "Mi chiedo perché, pur sapendo già la risposta, i pm, anziché chiedere il giudizio immediato, non abbiano fatto le opportune investigazioni, che avrebbero dimostrato fin da subito l'assurdità delle dichiarazioni di De Gregorio. Questo è il solito metodo usato ‘ad personam Berlusconi' da 20 anni a questa parte da certi pubblici ministeri, ed è semplice: il testimone viene intimidito al punto di minacciarlo della privazione della libertà; se è già in carcere gli si promette la liberazione se accusa Berlusconi di qualche comportamento delittuoso e questo metodo, compresa la carcerazione preventiva, stanno usando non solo con De Gregorio. Anche su questo ho chiesto l'intervento del ministro. Questa malagiustizia va fermata".

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