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Beppe Grillo indagato: “Ho la coscienza pulita, sono amareggiato per l’inchiesta”

Prosegue il lavoro della Procura di Milano e della Guardia di Finanza, che hanno iscritto Beppe Grillo nel registro degli indagati per traffico di influenze. L’ex comico: “Sono amareggiato”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il fondatore e Garante del M5s Beppe Grillo si dice "amareggiato" per l'inchiesta a suo carico. La vicenda che lo vede indagato per traffico di influenze è legata ai rapporti tra il blog “Beppegrillo.it” e la compagnia marittima Moby che fa capo all’armatore Vincenzo Onorato, a sua volta indagato per la stessa ipotesi di reato.

"Molto amareggiato e con poca voglia di parlare", si è definito l'ex comico con chi ha avuto modo di sentirlo dopo la notizia dell’apertura dell’inchiesta da parte della Procura di Milano. Grillo dice di avere la "coscienza pulita", ma non nasconde il suo dispiacere "per i tempi" dell'inchiesta, secondo quanto ha riportato l'Adnkronos.

La Procura e la Guardia di Finanza stanno cercando di capire se nei messaggi che Beppe Grillo e Vincenzo Onorato si sono scritti ci sia una qualche traccia che dimostrerebbe una qualche pressione da parte del Garante del Movimento, nel biennio 2018-2019, per indirizzare i propri parlamentari affinché si muovessero nell'interesse dell'armatore. Secondo le ricostruzioni quel che è certo in questo momento è che la Moby aveva stipulato un contratto da 240 mila euro per il biennio 2018-2019 con Grillo in cambio di uno spot al mese sul suo blog e sui suoi canali social. Secondo una relazione tecnica redatta dalla stessa compagnia di navigazione, si sottolinea come per il contratto – efficace dall'1 marzo 2018 all'1 marzo 2020 – "veniva versato l'importo complessivo di 200mila euro".

Perché ci sia un reato bisogna però che gli inquirenti dimostrino che Onorato, oltre allo spazio pubblicitario, stava comprando anche la collaborazione di Grillo per convincere i parlamentari pentastellati a fare i suoi interessi, bisogna accertare insomma che ci sia stato un tentativo di mediazione da parte dell'ex comico, o che ci sia stato almeno un accordo tra i due e che Grillo si fosse mostrato disponibile ad aiutarlo, anche solo millantando la capacità di influenzare le scelte dei parlamentari Cinque Stelle.

Grillo ha incassato intanto la solidarietà del leader del M5s Giuseppe Conte, il quale ha detto di essere sicuro che le "verifiche dimostreranno la legittimità del suo operato".

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