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AstraZeneca, Von der Leyen: “Ho fiducia nel loro vaccino, ma non rispettano gli accordi di consegna”

Ursula Von der Leyen è sicura: “Mi fido di AstraZeneca”, ha detto la presidente della Commissione Ue. Ma poi attacca: “Nel secondo trimestre consegnerà all’Unione europea 70 milioni di dosi rispetto ai 180 milioni che aveva contrattualmente promesso di fornire”, a differenza di Moderna e Pfizer che rispettano le scadenze. E ancora: “Abbiamo esportato dieci milioni di dosi alla Gran Bretagna, stiamo ancora aspettando che ne arrivino da lì”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Ursula Von der Leyen ha fiducia nel vaccino di AstraZeneca. Lo dice chiaramente la presidente della Commissione europea, rispondendo alle domande dei giornalisti dopo la presentazione del green pass Covid per riprendere a viaggiare nell'Unione. Sono giorni in cui si parla in tutta Europa dello stop al vaccino britannico, con il parere dell'Ema sulle possibili correlazioni (finora escluse) con i casi di trombosi che è atteso per domani. "È importante accelerare la campagna di vaccinazioni – ha detto Von der Leyen – Mi fido di AstraZeneca e del loro prodotto, domani l'Agenzia europea per i medicinali farà un'altra dichiarazione e sono convinta che permetterà di chiarire la situazione". La presidente della Commissione Ue ha sottolineato che "non si sono prese scorciatoie", né dato "autorizzazioni d'emergenza". Perciò ha chiesto "rispetto per gli scienziati e per i tempi di cui hanno bisogno".

Quindi fiducia in AstraZeneca insomma, ma la presidente della Commissione ha riservato anche diverse critiche all'azienda britannica: "AstraZeneca distribuirà 30 milioni di dosi di vaccino entro fine marzo – ha continuato – Se lo farà, avremo distribuito in Ue 100 milioni entro fine marzo". Ma è proprio su quel "se lo farà" che ha messo l'accento Von der Leyen, perché "AstraZeneca ha annunciato che purtroppo nel secondo trimestre consegnerà all'Unione europea 70 milioni di dosi rispetto ai 180 milioni che aveva contrattualmente promesso di fornire". Poi ha precisato che nonostante il mancato rispetto degli impegni di consegna (sottolineando che invece Pfizer e Moderna li hanno mantenuti), con l'arrivo delle prime dosi del vaccino di Johnson&Johnson da aprile "possiamo raggiungere l'obiettivo di avere il 70% degli adulti vaccinati entro fine estate".

Von der Leyen si è concentrata a lungo sul tema delle esportazioni e importazioni di vaccini in Europa: "La situazione epidemiologica sta peggiorando e l'Ue sta cercando di collaborare con le esportazioni ma le strade corrono in entrambe le direzioni, ci deve essere reciprocità e proporzionalità". Perciò "rifletteremo se con i Paesi che hanno tassi più alti di vaccinazioni c'è proporzionalità", ha minacciato la presidente della Commissione. "L'Ue è la regione che ha esportato di più, 41 milioni di dosi a 33 Paesi, ma non ci sta tornando indietro". E nello specifico si punta il dito contro gli ex del Regno Unito: "Abbiamo esportato dieci milioni di dosi alla Gran Bretagna, stiamo ancora aspettando che ne arrivino da lì".

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