2.759 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Commissione Ue presenta il certificato verde digitale, per tornare a viaggiare in Europa

Come sarà il nuovo certificato verde? Lo ha spiegato questa mattina la Commissione europea, annunciando che sarà pronto prima dell’estate: in pratica attesterà se una persona è stata vaccinata, se ha avuto un recente test negativo o se ha sviluppato gli anticorpi in seguito alla guarigione dal Covid-19.
A cura di Annalisa Cangemi
2.759 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La Commissione Ue ha presentato questa mattina il ‘green pass', il certificato che dovrebbe essere disponibile da giugno in formato digitale e cartaceo, e che permetterà di far ripartire o viaggi in Europa. Il commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders, ha spiegato che il documento sarà interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri, e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato. Affinché sia pronto e operativo prima dell'estate occorrerà che la proposta sia rapidamente adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio Ue. Parallelamente, gli Stati membri dovranno attivare gli standard tecnici concordati per garantire l'immediata attuazione del Certificato verde digitale, nel pieno rispetto della protezione dei dati personali.

I cittadini europei potranno quindi tornare a viaggiare quest'estate: basterà esibire la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi. Saranno queste le tre condizioni che permetteranno ai cittadini gli spostamenti da un Paese Ue all'altro, anche semplicemente per trascorrere le vacanze. Il nuovo pass Covid Ue "non è un passaporto vaccinale, ma un certificato verde per evitare divisioni e blocchi" tra i Paesi Ue, "facilitare gli spostamenti dei cittadini europei", ha spiegato il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders, in un'intervista a un gruppo di media internazionali, tra cui l'Ansa.

Come sarà il green pass

"Il pass è interoperabile e vincolante per i Paesi Ue", sottolinea Reynders, precisando che, "per evitare ogni forma di discriminazione" offrirà tre alternative per tornare a viaggiare: "dimostrare l'avvenuta vaccinazione, la negatività a un test o la guarigione al Covid". Assicurerà che i dati che mostra sia mutualmente riconosciuti in ogni Stato membro. Sarà gratuito, in forma digitale, oppure cartaceo, ma in entrambi i casi vi sarà apposto un codice Qr che contenga le informazioni necessarie, come pure una firma digitale per assicurarne l'autentiticità. Il certificato sarà redatto nella lingua dello Stato membro e in inglese; coprendo i vaccinati, i guariti dalla malattia e coloro che semplicemente hanno fatto un test (Pcr o rapido) "preverrà le discriminazioni contro le persone che non sono vaccinate".

La Commissione creerà un dispositivo elettronico di accesso ("gateway") per garantire che tutti i certificati possano essere verificati in tutta l'Ue e per fornire supporto gli Stati membri nell'attuazione tecnica del sistema dei certificati, e in particolare nello sviluppo del software necessario. I certificati recheranno una serie limitata di informazioni essenziali: nome, data di nascita, data di rilascio, informazioni pertinenti sul vaccino ricevuto o sui test effettuati e sull'eventuale guarigione dopo la malattia, e un identificatore univoco del Certificato stesso. Ma nessuna di queste informazioni passerà attraverso il "gateway" o verrà trattenuto dallo Stato membro che effettua la verifica.

Inoltre, precisa ancora Reynders, a decidere che uso fare del certificato "saranno gli Stati membri" e non l'Ue: significa che gli Stati membri manterranno la responsabilità di decidere quali restrizioni di sanità pubblica (come obblighi di test e di quarantene) rimuovere per i viaggiatori, ma dovranno applicare poi le stesse norme a tutti i viaggiatori in possesso del Certificato verde digitale. Essere vaccinati, specifica la Commissione, "non sarà una precondizione per viaggiare", dato che "tutti i cittadini hanno il diritto fondamentale della libertà di circolazione e questa si applica a prescindere dal fatto che uno sia vaccinato o meno". Ma il documento "renderà più semplice esercitare il diritto" di muoversi da uno Stato membro all'altro, cosa che è oggi molto complicata, non solo per le restrizioni anti-Covid, ma anche perché spesso gli Stati continuano a non riconoscere i risultati dei test condotti in altri Paesi Ue.

Il certificato verde digitale sarà valido in tutti gli Stati membri dell'Ue e aperto anche all'Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Dovrà essere rilasciato ai cittadini Ue e ai loro familiari, indipendentemente dalla loro nazionalità. Dovrebbe essere rilasciato anche ai cittadini non Ue residenti nell'Unione e ai visitatori che hanno il diritto di recarsi in altri Stati membri. Tutto il sistema sarà comunque una misura temporanea. Verrà sospeso una volta che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) avrà dichiarato la fine dell'emergenza sanitaria internazionale Covid-19.

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles, ha detto che "Il Digital Green Certificate sarà un aiuto concreto per gli Stati membri a riprendere la circolazione in modo sicuro, responsabile e che sia di beneficio per tutti", sottolineando appunto che i "dati verranno riconosciuti reciprocamente negli Stati membri".

2.759 CONDIVISIONI
32805 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views