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Appello di Manconi e Saviano per chiedere al governo il blocco dei fondi a Guardia costiera libica

Un presidio si terrà oggi in piazza San Silvestro a Roma, organizzato dall’ex senatore del Partito Democratico Luigi Manconi e dal giornalista Roberto Saviano, per chiedere al governo di sospendere gli accordi con la Libia, di chiudere ed evacuare i centri di detenzione trasferendo i migranti fuori dal Paese nordafricano, e di promuovere corridoi umanitari.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il logo dell'appello 'I sommersi e i salvati'
Il logo dell'appello ‘I sommersi e i salvati'

Si svolgerà oggi una manifestazione di protesta contro il governo, dopo che la Camera, lo scorso 16 luglio, ha rinnovato il finanziamento alle missioni internazionali, compresa quella in Libia, per il quarto anno anni consecutivo. La cosiddetta Guardia costiera riceverà ancora risorse per formazione e addestramento per continuare l'attività di contenimento dei flussi migratori. Il presidio, che avrà inizio oggi alle 18 in Piazza San Silvestro a Roma, è stato organizzato dall'ex senatore del Partito Democratico Luigi Manconi e da altri soggetti della società civile, che hanno lanciato l'appello ‘I sommersi e i salvati'.

"Gli uomini, le donne e i bambini che prendono il mare dalle coste libiche fuggono da situazioni di estrema miseria, regimi dispotici, persecuzioni tribali, conflitti etnici, guerre e catastrofi ambientali. E in Libia sono sottoposti a violenze, estorsioni, detenzione, sevizie, stupri e torture.Qualche giorno fa, il 16 luglio, la Camera dei Deputati per il quarto anno consecutivo ha approvato il finanziamento della missione italiana in Libia, che prevede il sostegno economico alla cosiddetta guardia costiera libica e un’attività di formazione e addestramento dei suoi componenti. Lo consideriamo un atto gravissimo", si legge nell'appello.

"La guardia costiera libica è la stessa che non ha raccolto la richiesta di recupero del cadavere di un uomo fotografato da Sea Bird, l'aereo della Sea Watch, che si trova in mare da settimane. Ed è la stessa che, ormai da anni, è parte dell’organizzazione del traffico di esseri umani che passa attraverso la Libia. E, ancora, è il corpo militare che non soccorre chi fa naufragio e che riporta i sopravvissuti nei centri di detenzione. Questa è l’attività criminale che l’Italia ha deciso di continuare a finanziare".

Pertanto viene rinnovata la richiesta alle autorità italiane di sospendere gli accordi con la Libia, di chiudere ed evacuare i centri di detenzione trasferendo i migranti fuori dal Paese nordafricano, e di promuovere corridoi umanitari per garantire alle persone in fuga di trovare protezione senza mettere a repentaglio la propria vita.

Mailbombing contro gli accordi in Libia

L'appello ‘I sommersi e i salvati', lanciato da Luigi Manconi e dal giornalista Roberto Saviano, è stato sottoscritto anche da Sandro Veronesi, Ascanio Celstini, Michela Murgia, Nadia Terranova, ong (Mediterranea Saving Humans, Sea Watch, Open Arms), associazioni (tra cui Arci, Medici Senza Frontiere, MEDU) e tanti cittadini e cittadine.

Alla mobilitazione ha aderito anche la campagna ‘Io accolgo', che ha organizzato per oggi 27 luglio un'azione di mailbombing: l'idea è di riempire di e-mail le caselle di posta del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, della ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, e del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio per chiedere appunto che vengano azzerati i fondi alla cosiddetta guardia costiera libica, che vengano chiusi i centri di detenzione, e che vengano aperti i corridoi umanitari.

I responsabili dell'iniziativa denunciano che nel Mediterraneo si sta consumando da anni una tragedia che non può più essere ignorata. Decine di migliaia di migranti morti nel tentativo di raggiungere le coste europee o intercettati dalla guardia costiera libica e rinchiusi in veri e propri lager, sottoposti a terribili violenze e torture, o anche venduti come una qualsiasi mercanzia ai trafficanti di esseri umani.

Ha aderito all'iniziativa anche il deputato Erasmo Palazzotto (LeU), presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di Giulio Regeni. "Pochi giorni fa la Camera dei Deputati ha approvato il finanziamento della missione italiana in Libia, che prevede il sostegno economico alla guardia costiera libica e l'attività di formazione e addestramento dei suoi componenti. Oggi sarò in piazza per ribadire il mio voto contrario in aula, perché non possiamo essere complici di chi non ha rispetto dei diritti umani, della vita delle persone e della loro dignità. Saremo in tanti, uniti nel chiedere la chiusura e l'evacuazione dei centri di detenzione e trasferimento dei migranti fuori dalla Libia, e corridoi umanitari per garantire alle persone in fuga di trovare protezione senza mettere a repentaglio la propria vita. Grazie a Luigi Manconi e a Roberto Saviano per aver organizzato l'iniziativa di oggi. Ci vediamo alle 18, in Piazza san Silvestro, a Roma", ha scritto in un post su Facebook.

Tra gli altri esponenti del mondo politico che stanno partecipando all'evento ci sono Emma Bonino, Riccardo Magi, Gianni Cuperlo, Matteo Orfini, Laura Boldrini, Benedetto Della Vedova.

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