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Alfano: “Altre due espulsioni per motivi di sicurezza nelle ultime ore”

Il ministro ha spiegato che il nostro paese ha un elenco “che non è fisso degli obiettivi chiamati sensibili” che vanno, quindi, rimodulati di continuo, e che ha invitato i prefetti a farlo nei loro territori, “perché, a nostro giudizio, occorre che a singoli obiettivi corrispondano singoli interventi mirati da rivalutare secondo le esigenze che si vanno sviluppando”.
A cura di C. T.
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Mafia-Alfano

Due espulsioni nelle ultime ore per "motivi di sicurezza legati al terrorismo". Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Angelino Alfano questa mattina, nel corso della presentazione della campagna "Aware Migrants", un'iniziativa realizzata in collaborazione con l'Oim – Organizzazione internazionale per le migrazioni, finalizzata a informare i potenziali migranti sui rischi e i pericoli legati alla traversata del deserto e del mar Mediterraneo.

Il titolare del Viminale ha spiegato che il nostro paese ha un elenco "che non è fisso degli obiettivi chiamati sensibili" che vanno, quindi, rimodulati di continuo, e che ha invitato i prefetti a farlo nei loro territori, "perché, a nostro giudizio, occorre che a singoli obiettivi corrispondano singoli interventi mirati da rivalutare secondo le esigenze che si vanno sviluppando". La strategia messa in atto dal ministero dell'Interno, ha aggiunto, "prevede una sicurezza e un controllo dei siti e degli obiettivi a rischio non per filoni nazionali generici ma sulla base della valutazione dei nostri organismi tecnici, territorio per territorio".

Alfano ha poi ribadito quanto già detto in altre occasioni: si è rivolto alle comunità islamiche in Italia, chiedendo di dire "basta gli Imam fai da te" e auspicando che si arrivi a "predicare nelle moschee in italiano e non in altre lingue e a mettere in atto un lavoro sempre più forte sulla tracciabilità dei finanziamenti ai luoghi di culto e alle moschee".

Nel question time di oggi pomeriggio, di fronte a un Senato praticamente vuoto – erano presenti sono 21 parlamentari -, il ministro ha riferito sule espulsioni e i controlli di sicurezza. Le espulsioni di mercoledì riguardano due marocchini: un ventisettenne indagato per aver danneggiato pochi giorni fa un crocefisso nella chiesa di San Geremia a Venezia e un uomo di 67 anni che aveva fatto irruzione in una chiesa a Cles, in Trentino, urlando parole di avversione per la religione cattolica. Dal primo gennaio del 2015 a oggi "sono 102, tra cui otto imam, i soggetti evidenziati per radicalizzazione o sostegno ideologico alla jihad ed espulsi" dall'Italia", ha spiegato Alfano, che ha ribadito come non si possa "escludere il rischio zero, ma la nostra attività è finalizzata a comprimere il rischio".

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