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Abolire subito e per sempre zona gialla, arancione e rossa: la proposta delle Regioni

Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, torna a chiedere di eliminare le zone colorate perché “ormai sono un feticcio”. Con gli ultimi decreti del governo le restrizioni riguardano solo i non vaccinati.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Cancellare subito i colori delle Regioni. A tornare a chiederlo è il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza, Massimiliano Fedriga, dopo alcune settimane in cui la discussione sull'impianto a colori è passata in secondo piano, poiché il governo ha deciso di limitare le restrizioni – anche in zona rossa – esclusivamente ai non vaccinati. Il governatore ha spiegato – in un'intervista a Repubblica – che i colori delle Regioni "vanno aboliti subito", visto che "i decreti recenti sostanzialmente li superano, ormai sono un feticcio". Tra le richieste non ascoltate dei governatori, però, c'è anche quella di distinguere i ricoverati asintomatici che sono in ospedale per altri motivi e risultano positivi al tampone Covid: "Serve una fotografia reale della pressione ospedaliera – ha insistito Fedriga – Più dati precisi diamo, più smontiamo le tesi No Vax".

Per quanto riguarda la fine delle restrizioni, su cui il governo continua a lavorare a un piano, il presidente del Friuli Venezia Giulia ha detto che la "via maestra" è l'abolizione del green pass e delle restrizioni e che "da aprile, se la curva continua a calare, si potrà fare". Ora, insomma, è il momento di aprire: "Dobbiamo allentare la presa e usare i periodi favorevoli della pandemia per aprire il più possibile e favorire l'economia – ha continuato Fedriga – perché su cosa accadrà in autunno non abbiamo certezze assolute".

Sul green pass obbligatorio sul lavoro Fedriga è abbastanza sicuro che resterà in vigore ancora a lungo, perché "in un periodo straordinario servono scelte emergenziali". Poi ha consigliato ai genitori di rivolgersi ai pediatri per decidere se vaccinare i figli contro il Covid: "Nessuno contesta un medico quando prescrive una terapia, lo stesso vale per la vaccinazione". Il governatore ha anche spiegato di aver vaccinato suo figlio, ma si è subito smarcato da questa polemica, che ha coinvolto anche il suo leader di partito Matteo Salvini: "Abbiamo fatto scelte diverse ma coerenti tra noi e con il governo che non ha imposto l'obbligo".

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