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Pisa, migliaia di firme per le dimissioni dell’assessore Buscemi: è accusato di stalking

Migliaia di firme per chiedere le dimissioni del neo assessore di Pisa Andrea Buscemi perché è stato imputato per stalking. Al processo di appello il reato è stato dichiarato prescritto ma l’attore è stato condannato al risarcimento danni. Lui replica: “Attacchi strumentali, non ho intenzione di dimettermi”.
A cura di Susanna Picone
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Più di diecimila persone hanno aderito finora alla petizione lanciata sul sito Change.org per chiedere le dimissioni del neo assessore di Pisa Andrea Buscemi, chiamato alcuni giorni fa dal sindaco di centrodestra Michele Conti a capo della Cultura. A far discutere sono i trascorsi giudiziari di Buscemi che in passato è stato imputato in un processo per stalking nei confronti della ex compagna. Buscemi — attore, ex presidente del teatro di Cascina e attualmente assessore — è stato prosciolto per prescrizione, ma la Corte d’Appello di Firenze nel 2017 lo ha condannato al risarcimento dei danni a favore della parte civile, oltre a rifondere le spese di difesa. La donna che lo aveva denunciato, Patrizia Pagliarone, al Corriere ha spiegato che la prescrizione non è assoluzione e i reati gli sono stati riconosciuti: le minacce, i pedinamenti, gli inseguimenti che aveva ingaggiato per terrorizzarla sono tutti fatti documentati e provati dai verbali di polizia. Così, quando il sindaco Conti ha presentato il suo nome tra quelli dei componenti della giunta, a Pisa è  partita una petizione sostenuta dalla Casa della donna (centro antiviolenza che per anni è stato al fianco di Patrizia) per chiedere al primo cittadino di ritirare le deleghe affidate all’attore “perché la sua condanna influenzerebbe negativamente l’immagine di Pisa e di tutti i pisani”.

Le parole della ex compagna e la replica dell'assessore – “Per anni — ha detto la donna — mi ha devastato facendomi sentire una nullità. Mi risuonavano in mente quelle parole, ‘zingarella di periferia’, ‘vomito di cane’ che scriveva negli sms e lasciava sulla segreteria telefonica. Non è un lessico da assessore alla cultura. E di certo io non posso sentirmi rappresentata da una persona così, né come cittadina né come donna. Nemmeno gli uomini dovrebbero”. Da parte sua Buscemi non sembra avere alcuna intenzione di dimettersi: “Sono attacchi strumentali —ha detto— che mi aspettavo ma che non freneranno il mio impegno. Mi sono già confrontato con Conti e il mio partito (la Lega, ndr) e andiamo avanti, stiamo lavorando per la città e per i pisani. Non ho intenzione di dimettermi”.

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