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“Pestaggi e violenze sessuali su stranieri”, 27 carabinieri a processo a Massa Carrara

Si aprirà il 10 giugno il processo contro i militari dell’Arma accusati, a vario titolo, di abusi e violenze (anche a sfondo razziale) dalla procura di Massa Carrara, reati che sarebbero stati compiuti dentro e fuori dalle caserme della Lunigiana.
A cura di Biagio Chiariello
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Pestaggi, minacce anche a sfondo razziale e violenze sessuali. Sono gravissime le accuse formulate dalla procura di Massa Carrara nei confronti dei 27 carabinieri; reati che sarebbero stati compiuti dentro e fuori dalle caserme della Lunigiana: un’indagine-choc arrivata ieri alla svolta decisiva, con il rinvio a giudizio dei militari dell’Arma, come disposto dal giudice per le udienze preliminari del tribunale locale, Fabrizio Garofalo.

Le indagini erano partite nel giugno del 2017 dopo le denunce presentate da una decina di cittadini stranieri. Dal loro racconto sarebbero così emersi comportamenti sopra le righe da parte di alcuni militari, come ad esempio “il pugno in faccia rifilato da un sottufficiale a un 30enne marocchino nel corso della perquisizione in casa”, mentre, dopo un inseguimento, un 30enne nordafricano “era stato schiacciato il volto contro l’asfalto con una scarpa”, poi “sbattendogli la schiena contro il muro, gli è stata infilata in bocca la canna della pistola” da parte di due sottufficiali dell’Arma. Ci sarebbe anche la matrice “a sfondo razziale” dietro il comportamento di un altro militare che secondo le accuse avrebbe insultato un extracomunitario, per poi costringerlo a subire una violenza sessuale.

Sulla base delle denunce presentate, erano stati gli stessi carabinieri di altre stazioni della Lunigiana a indagare sui colleghi attraverso una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali, dai quali effettivamente sarebbero emersi i reati contestati. Il carabiniere con le accuse più gravi era stato arrestato e condotto al carcere militare di Verbania, dove è rimasto 6 mesi, per altri sono scattati i domiciliari o i divieti di dimora in provincia: misure restrittive nel frattempo tutti revocate o comunque fortemente mitigate col passare dei mesi, in attesa della decisione del giudice delle udienze preliminari arrivata ieri: rinvio a giudizio per quasi tutti i carabinieri accusati dalla procura apuana.

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