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Parigi, all’asta i disegni di Amedeo Modigliani: “Capolavori con messaggi segreti”

Il prossimo 24 marzo a Parigi andranno all’asta 4 disegni del grande artista livornese e un disegno di Jeanne Hébuterne. Secondo il biografo di Modigliani, si tratta di capolavori che nascondono segni e numeri dai richiami sotterranei e misteriosi.
A cura di Redazione Cultura
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Disegno a matita di Amedeo Modigliani all'asta il prossimo 24 marzo
Disegno a matita di Amedeo Modigliani all'asta il prossimo 24 marzo

Il prossimo 24 marzo, presso la sala di vendita Drouot di Parigi, saranno messi in vendita 4 disegni di Amedeo Modigliani e un disegno di Jeanne Hébuterne. La Casa d’Aste ADER, infatti, ha scelto di presentare in vendita la collezione di Domenica Walter Guillaume, la moglie del più grande gallerista degli anni 1915-1930 a Parigi, Paul Guillaume, riferimento principale di Amedeo Modigliani in Francia.

I 4 disegni di Amedeo Modigliani, peraltro, sono tutti particolarmente importanti per i modelli ritratti: Elena Povolozki (il cui dipinto a olio su tela è stato realizzato nel 1917 del pittore italiano Amedeo Modigliani e fa parte della collezione Philips di Washington), Beatrice Hastings, e, per l'appunto, due ritratti di Paul Guillaume. All'asta sarà messo anche un ritratto di Amedeo Modigliani, eseguito da Jeanne Hébuterne negli ultimi mesi di vita.

Numeri e segni: il linguaggio "cifrato" di Modigliani

Christian Parisot, il biografo e direttore del Modigliani Institut Archives Légales di Parigi, ha presentato e autenticato le opere, descrivendole in catalogo come disegni su carta (probabilmente preparatori ai dipinti veri e propri) considerati come capolavori. Parisot, durante la procedura di autenticazione dei disegni, ha spiegato che l’immagine di Paul Guillaume, in particolare, rivela al pubblico molti punti ancora interessanti, segreti e insiti della cultura e della tradizione di Modigliani.

L’immagine del grande gallerista Paul Guillaume, infatti, è attorniata da numeri e segni a matita, che con il loro richiami misteriosi ci fanno intuire l'esistenza di un linguaggio segreto e sotterraneo utilizzato dal grande artista livornese, amato in Francia.

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