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Papa a Torino: “Vicino a disoccupati e precari. I migranti? Vittime”

La visita di Papa Francesco a Torino durerà due giorni. Bergoglio ha incontrato il mondo del lavoro e il suo pensiero è andato subito ai migranti: “Fa piangere vedere lo spettacolo di questi giorni, in cui esseri umani vengono trattati come merci”.
A cura di Susanna Picone
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È iniziata questa mattina la visita di Papa Francesco a Torino, dove è arrivato per pregare dinanzi alla Sindone. Il Papa, che è atterrato alle 8 all’aeroporto di Caselle, resterà due giorni nel capoluogo piemontese. È per Bergoglio un viaggio particolare: i suoi parenti italiani sono proprio del Piemonte e Francesco li incontrerà. Il primo appuntamento del pontefice è stato con il mondo del lavoro in piazzetta Reale, dove è stato accolto con un lungo applauso. Presente tra gli altri l’ad di Fca Sergio Marchionne. “Esprimo la mia vicinanza ai giovani disoccupati, alle persone in cassa-integrazione o precarie; ma anche agli imprenditori, agli artigiani e a tutti i lavoratori dei vari settori, soprattutto a quelli che fanno più fatica ad andare avanti”: queste le prime parole di Papa Francesco a Torino.

L’appello di Francesco per il lavoro – Per combattere la crisi economica e del mondo del lavoro serve, secondo il Papa, “un patto sociale e generazionale” e anche la reale parità per le donne nel mondo del lavoro. “I loro diritti – ha detto in piazzetta Reale – vanno tutelati con forza, perché le donne, che pure portano il maggior peso nella cura della casa, dei figli e degli anziani, sono ancora discriminate, anche nel lavoro”. “Bisogna dire no alla cultura dello scarto che esclude i poveri, i bambini, gli anziani, i giovani. Quello che non produce si esclude a modo di usa e getta”, ha continuato. Bergoglio si è scagliato anche contro le collusioni mafiose, le truffe e le tangenti. Al termine del suo discorso in Piazzetta Reale a Torino Papa Francesco ha stretto la mano a Marchionne e si è intrattenuto con il dirigente alcuni secondi.

“Migranti vittime che non vanno colpevolizzati” – Bergoglio ha parlato anche di immigrazione e degli episodi di questi giorni e lo ha fatto chiedendo di vedere i migranti, “che non vanno colpevolizzati”, come vittime. “Fa piangere vedere lo spettacolo di questi giorni, in cui esseri umani vengono trattati come merci”, ha detto parlando a braccio. Dopo aver salutato le altre autorità e lavoratori presenti Bergoglio ha lasciato la piazza a bordo della papamobile scoperta per la visita privata alla Sindone. Dopo l'applauso dei fedeli di fronte alla cattedrale di San Giovanni, e la benedizione, il papa è entrato nella Chiesa e si è seduto di fronte al telo, la testa reclinata verso il basso e le luci abbassate.

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