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Pagamenti in contanti, assegni e libretti di risparmio: tutte le novità e le multe previste

Cambiano le norme in tema di pagamenti in contanti, assegni e libretti di risparmio: l’Abi stila una sorta di decalogo in cui informa i cittadini su tutte le novità e sulle sanzioni a cui si può andare incontro in caso di mancato rispetto delle regole.
A cura di Stefano Rizzuti
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Con la normativa antiriciclaggio arrivano novità per i pagamenti i contanti, per gli assegni e per i libretti. A spiegarle è l’Associazione bancaria italiana (Abi) in una nota con la quale definisce gli ultimi aggiornamenti dello scorso anno che seguono le misure europee. Le principali novità riguardano il limite del contante, gli assegni, i libretti ma anche le sanzioni in caso di mancata applicazione delle nuove regole.

Il limite del contante

Con le norme in vigore è vietato trasferire denaro contante o titoli al portatore (come gli assegni senza indicazione del beneficiario) tra privati senza ricorrere a soggetti autorizzati come le banche, per quanto riguarda importi superiori ai 3mila euro.

Gli assegni e la soglia dei mille euro

Tutti gli assegni bancari, circolari e postali di importo superiore ai mille euro devono riportare una serie di indicazioni: data e luogo di emissione, importo, firma, indicazione del beneficiario e la clausola ‘non trasferibile’. Per i cittadini il rischio è di avere un libretto degli assegni non recentissimo nel quale questa dicitura non è presente: in questi casi è necessario aggiungerla per tutti gli importi dai mille euro in su. Tutte le banche emettono i libretti degli assegni, ormai, comprensivi di questa dicitura: nei casi in cui si voglia fare un assegno in forma libera per importi inferiori ai mille euro è possibile farlo presentando una richiesta scritta al proprio istituto di credito. Per ogni assegno di questo genere è previsto il pagamento di una imposta di bollo di 1,50 euro.

I libretti di risparmio e l'apertura dei conti

Diventano vietati i libretti di risparmio o l’apertura di conti in forma anonima o con intestazione fittizia così come il loro utilizzo anche nel caso in cui siano stati aperti in uno stato estero. I libretti di deposito, sia bancari che postali, devono essere emessi in forma nominativa, ovvero devono essere intestati a una o più persone specifiche. Chi è in possesso di libretti al portatore ha un lasso di tempo a disposizione per estinguerli, entro il 31 dicembre 2018. È invece già vietato il loro trasferimento.

Le multe in caso di violazione delle norme

Se si viola la soglia dei contanti o degli assegni si può andare incontro a una sanzione che varia dai 3mila ai 50mila euro. Per quanto riguarda il trasferimento dei libretti al portatore la sanzione può essere tra i 250 e i 500 euro, così come avviene anche nel caso di mancata estinzione dei libretti esistenti. Per l’utilizzo di conti o libretti anonimi, invece, si rischia una sanzione in percentuale che varia tra il 10% e il 40% del saldo.

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