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Ora tutti vogliono aiutare la biblioteca dell’Istituto Italiano studi Filosofici di Napoli

Il sindaco di Napoli De Magistris, la Regione Campania e la Camera di Commercio dopo la denuncia di Gerardo Marotta ai microfoni di Fanpage.it annunciano aiuti all’istituzione culturale. Verità o propaganda?
A cura di Redazione
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marotta sfratto

Il giorno dopo la toccante intervista di Gerardo Marotta ai microfoni di Fanpage.it, ripresa da quotidiani, siti e agenzie di stampa, com'era facile aspettarsi sono piovuti messaggi di solidarietà istituzionale al "custode" dell'Istituto italiano studi filosofici di Napoli, la cui biblioteca – 300mila volumi – sta per finire in scatoloni stipati in un deposito fuori Napoli, causa mancanza di spazi adeguati per la struttura.

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris è il primo a sbandierare la sua solidarietà:  "Mi auguro che il Ministero dei Beni culturali si faccia carico delle necessità dell'Istituto di studi filosofici e la Regione possa procedere allo sblocco dei fondi già stanziati -afferma -. Come Comune di Napoli, pur non avendo competenza in tal senso, abbiamo comunque offerto la nostra piena collaborazione all'Istituto  offrendo per esempio uno spazio all'interno dell'Albergo dei poveri per accogliere gli oltre 300mila volumi, oltre a destinare una parte dei locali anche per l'attività didattica, formativa e di ricerca dell'Istituto stesso e della biblioteca. Tutto vero: peccato che Palazzo San Giacomo non abbia i soldi per garantire la ristrutturazione e la messa a norma (anti-incendio, scaffalature, sorveglianza eccetera) dei locali che dice di voler fornire.

La Regione Campania, invece, fa parlare ben 4 assessori per spiegare: quello alla Cultura Caterina Miraglia,  quello al Demanio e Patrimonio Ermanno Russo,  quello al Governo del Territorio Marcello Taglialatela e quello alla Ricerca Guido Trombetti: "Abbiamo fatto completamente la nostra parte – dicono – destinando risorse economiche ed attivando le necessarie azioni di sostegno, nel rispetto, ovviamente, dei limiti previsti dalla normativa che disciplina i finanziamenti pubblici a soggetti privati". Vero è che la Regione Campania all'epoca di Antonio Bassolino destinò dei locali per la biblioteca. Vero anche che c'è uno storico braccio di ferro: l'Istituto vuole dei locali per la sua biblioteca che ospita anche libri preziosi come quelli di Benedetto Croce, l'Ente vuole invece creare una specie di "condivisione" con altre strutture.

Infine, la Camera di Commercio di Napoli che offre "risorse economiche" perché si esca dalla situazione di crisi che sta determinando il trasferimento di preziosi libri in depositi . Ora occorrerà capire quanti di questi annunci e proposte di aiuto siano realtà e quante altre posizioni per così dire "di propaganda".

Fanpage.it su Facebook ha chiesto agli utenti di scrivere al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: il Capo dello Stato che proprio a Monte di Dio, a Napoli, lì dove c'è l'IISF ha vissuto per molti anni con la moglie Clio, è particolarmente sensibile al ruolo dell'Istituto. Per scrivere una email al Quirinale occorre compilare questo form online.

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