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Lorys, Veronica Panarello in lacrime nel primo interrogatorio: “Per me lui è tutto”

Parla del figlioletto ucciso al presente, come se fosse ancora vivo. 8 dicembre 2014, primo interrogatorio di Veronica Panarello davanti al procuratore di Ragusa. Le immagini sono del tg1. Al termine del colloquio, la donna verrà arrestata.
A cura di Biagio Chiariello
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“Loris per me è tutto”. E’ l’8 dicembre dello scorso anno e Veronica Panarello parla del figlio al presente, quasi fosse ancora in vita. Il bambino è stato ucciso qualche giorno prima a Santa Croce Camerina e lei è l’imputata numero uno. E’ il Tg1 a mostrare per la prima volta le immagini del primo interrogatorio della donna nell'ufficio del procuratore di Ragusa, al termine del quale verrà fermata con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Veronica scoppia in lacrime alla parola "omicidio", poi parla di Loris usando il presente e dice: "Mio figlio è speciale, ha un carattere molto particolare". “Non è facile, non è facile niente”, afferma. Poi chiede: “Ma mi spieghi una cosa, cosa c’entra il mio passato con mio figlio adesso?”. Dopo le lacrime Veronica racconta al procuratore generale i suoi difficili trascorsi (ha scoperto chi fosse il suo vero padre solo a 14 anni, e durante l'adolescenza avrebbe cercato per due volte di uccidersi) e i continui litigi con la madre. Nel corso del colloquio, alla mamma di Loris vengono mostrate anche le immagini delle telecamere presenti lungo il tragitto che avrebbe dovuto fare quella mattina.

Veronica resta in carcere

La Panarello intanto resta in carcere, dopo la decisione della Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione di rigettare il ricorso presentato dalla difesa della donna. “Prendiamo atto della decisione della Cassazione e aspettiamo le motivazioni. Battaglieremo al processo che è la fase in cui si restituiscono gli equilibri tra accusa e difesa”, ha detto il suo avvocato. La difesa di della donna aveva articolato il ricorso in 21 punti diversi, a partire dall’assenza di un vero movente per il delitto, passando per l’inconsistenza dei gravi indizi di colpevolezza e l’illogicità manifesta dell’ordinanza del Riesame. Sarà necessario attendere che vengano depositate le motivazioni della sentenza per decidere cosa ha spinto i giudici a rigettare il ricorso.

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