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Omicidio Chiara Poggi a Garlasco: riprende oggi il processo bis a Stasi

A partire da oggi i tecnici illustreranno l’esito degli ultimi esami alla Corte d’appello. Entro Natale prevista la sentenza. La mamma di Chiara Poggi: “Ci sono delle novità”.
A cura di Susanna Picone
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Si torna in aula per il processo per l’omicidio di Garlasco. È ripreso questa mattina il procedimento d'appello bis a carico di Alberto Stasi, accusato di aver ucciso Chiara Poggi, la ragazza trovata senza vita dal giovane nella sua villetta di Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007. L'udienza di oggi, la prima dopo la pausa estiva, è dedicata alla discussione sulle perizie effettuate in questi mesi su disposizione dei giudici. In particolare, nell’udienza di oggi saranno depositate le nuove perizie sulla camminata compiuta da Alberto Stasi all'interno della villetta di Via Pascoli, sulla suola delle sue scarpe e sulle tracce di Dna trovate sotto le unghie della vittima. Gli esperti nominati lo scorso aprile dalla prima Corte d'assise d'appello di Milano illustreranno i risultati dei loro lavori e risponderanno alle domande di accusa, difesa e parte civile. I giudici studieranno il nuovo materiale insieme alle memorie presentate dalla difesa di Stasi e dalla famiglia Poggi, che si è costituita parte civile e che, assistita dall'avvocato Gian Luigi Tizzoni, ha svolto una serie di accertamenti sui pedali e il sellino della bici da donna sequestrata a Stasi nei mesi scorsi.

Presenti in tribunale Alberto Stasi e i genitori di Chiara Poggi

Come sempre, anche questa mattina sono arrivati in tribunale sia l'imputato Alberto Stasi che i genitori di Chiara Poggi, papà Giuseppe e mamma Rita. Quest’ultima, prima di entrare in aula, ha affermato di essere fiduciosa. “Ci sono delle novità – ha aggiunto Rita Poggi -, ci sono nuove perizie che i giudici dovranno valutare. Sono aumentate le possibilità che aveva di sporcarsi le scarpe. Saranno i giudici a valutare”. La sentenza del processo bis per l’omicidio di Garlasco, salvo imprevisti o colpi di scena, dovrebbe arrivare entro Natale. Il processo si svolge a porte chiuse.

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