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No Tav: un’altra notte di proteste. Gli attivisti denunciano incendi ai loro danni

Nella seconda notte di proteste sulla A32, le fiamme sono state nuovamente protagoniste. Per i No Tav si tratta di atti dolosi contro il movimento. Nel frattempo, le condizioni di Luca Abbà restano gravi ma stabili.
A cura di Biagio Chiariello
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seconda notte di proteste sulla a32

Un centinaio di persone è rimasta tutta la notte in Val di Susa, dove continua la protesta contro la realizzazione della Torino-Lione. Gli attivisti del movimento No Tav stanno attuando un blocco sull’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, all’altezza dello svincolo di Chianocco (Torino), e sulla strada statale 25 del Moncenisio, sempre nei pressi di Chianocco. Dopo i roghi della prima notte, anche martedì, nei punti dove è in corso la protesta, le fiamme sono state protagoniste. Sono, infatti, andate a fuoco tre automobili, oltre a una catasta di legna e al telone di un Tir. Sul posto sono poi arrivati i vigili del fuoco che hanno spento i vari incendi.

Per gli attivisti No Tav gli incendi sono «evidentemente stati appiccati ai danni del movimento stesso», come ha spiegato uno dei leader del movimento, Luigi Casel. L'uomo ha ricordato, inoltre, come l'episodio non sia un caso isolato: negli anni scorsi, nella zona della Val di Susa, sono stati incendiati due presidi permanenti del movimento e non esclude che la responsabilità dei gesti della scorsa notte possa essere addossata «anche a una sola persona, che ha lo scopo di danneggiare il Movimento No Tav e i sui attivisti ed è alla ricerca di visibilità. Noi – ha concluso Casel – non ci lasceremo intimorire».

Nel corso della nottata gli attivisti hanno scandito più volte lo slogan «Luca! Luca!» a sostegno di Luca Abbà, uno dei leader dei No Tav, caduto da un traliccio dopo essere stato folgorato mentre manifestava contro il cantiere della Val di Susa. L'uomo, in prognosi riservata nel reparto di rianimazione del Cto di Torino a causa delle ustioni e dei traumi riportati nella caduta, ha trascorso una notte tranquilla. Le sue condizioni sono stabili anche se ancora gravi.

Oggi i sindaci della Valle incontreranno il prefetto di Torino per chiedere nuovamente l'interruzione temporanea dei lavori di ampliamento del cantiere. I primi cittadini già ieri si sono visti respingere una prima richiesta di sospensione, avanzata alla luce del grave episodio capitato ad Abbà. In ogni caso l'A32 resta chiusa. Prima della riapertura al traffico saranno comunque necessari dei lavori di ripristino.

UPDATE – Corriere.tv, ha pubblicato un video dal titolo "Faccia a faccia: tra No Tav e carabiniere". Nel filmato, girato sulla A32, un manifestante schernisce un membro delle forze dell'ordine: «Ehi, pecorella, sei venuto a sparare? Per quello che guadagni non ne vale la pena…»

http://www.youtube.com/watch?v=yhnzAbRYMuE
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