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Nel video della Procura l’attentatore che preme il telecomando

Nelle riprese registrate dalle telecamere di sicurezza si vede l’uomo che aziona la bomba che ha ucciso Melissa, su quelle immagini la polizia ha pronto un identikit dell’attentatore.
A cura di Antonio Palma
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Nel video della Procura l’attentatore che preme il telecomando

E' un video terribile come ha affermato il Procuratore della Repubblica di Brindisi nella conferenza stampa,  ma che sarà fondamentale per incastrare l'attentatore che ha piazzato la bomba che ieri è esplosa davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi uccidendo Melissa. Nel video registrato dalle telecamere di sicurezza intorno alla scuola, infatti, è visibile il volto dell'uomo che ha materialmente piazzato il cassonetto con le bombole di gas e che poi ha azionato il telecomando per far innescare l'esplosione. Su quelle immagini, definite dallo stesso procuratore Marco Dinapoli estremamente interessanti e significative, la polizia ha già pronto un identikit dell'attentatore che forse presto verrà reso pubblico per accelerare la sua cattura.

Un italiano esperto di elettronica – Secondo quanto raccontato dallo stesso procuratore l'uomo è probabilmente un italiano, non giovanissimo e sicuramente esperto di elettronica. Per saper preparare un congegno del genere, ha spiegato Dinapoli, si devono avere conoscenze elettroniche abbastanza buone seppur l'ordigno rimane di fattura non professionale. L'identità dell'uomo al momento rimane sconosciuta, ma gli inquirenti stanno ascoltando varie persone che potrebbero aver visto l'uomo davanti alla scuola o osservato fatti importanti ai fini dell'indagine. "C'è stata una grande mobilitazione, parecchie persone ci hanno riferito informazioni o notizie di cui erano a conoscenza" ha detto il procuratore ai giornalisti, confermando che gli agenti stanno vagliando tutte le notizie per arrivare a stringere il cerchio intorno all'attentatore.

Sconosciuto il movente – Sul movente del terribile atto per il momento gli inquirenti non si sbilanciano, anche se si parla di volontà stragista e di gesto estremo in un momento difficile per il Paese per attirare la massima attenzione su di sé. Tramontata definitivamente invece la matrice mafiosa inizialmente data come la più probabile. Non si esclude del tutto invece che l'uomo abbia avuto dei complici nel preparare l'attentato visto che l'ordigno è stato realizzato prima in un luogo chiuso e poi trasportato davanti alla scuola, poco prima dell'arrivo delle ragazze vittime dell'esplosione. L'uomo che ha azionato il telecomando e ripreso dalle telecamere era nei pressi dell'esplosione, abbastanza lontano da non esser colpito, ma vicino a sufficienza per stabilire quando la bomba dovesse esplodere.

Solidarietà alla famiglia di Melissa anche da parte del Papa – Intanto proseguono le manifestazioni di cordoglio e solidarietà per Melissa, la studentessa 16enne uccisa dallo scoppio. Questa mattina la carovana antimafia è arrivata nella sua città, Mesagne, nei dintorni di Brindisi, dove un grande applauso è stato riservato ai genitori della ragazzina scomparsa. Al corteo contro ogni forma di violenza hanno preso parte anche il presidente di Libera don Luigi Ciotti e il Governatore pugliese Nichi Vendola oltre al sindaco della città, al presidente della Provincia e al sindaco di Brindisi. Solidarietà e invito alla preghiera per Melissa è arrivato questa mattina dal Papa, "preghiamo insieme per i feriti, e specialmente per la giovane Melissa, vittima innocente di una brutale violenza e per i suoi familiari, che sono nel dolore" ha detto il Pontefice alle scolaresche che lo ascoltavano in piazza San Pietro.

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