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Nasce #RiscattaLaurea, la campagna per chiedere il riscatto gratuito degli anni universitari

Il riscatto degli anni di studio universitario ai fini pensionistici è il sogno di molti giovani italiani. Alcuni di loro hanno lanciato una campagna social con l’hashtag #Riscattalaurea per chiedere alle istituzioni di rendere gratuito il riscatto degli anni di laurea.
A cura di Stefano Rizzuti
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Riscattare gli anni della laurea gratuitamente: non solo il sogno di molti studenti ed ex studenti universitari, ma ora anche una proposta concreta, nata dal gruppo Cnrl, Coordinamento nazionale riscatto laurea. Già, perché grazie ai social network è nato un vero e proprio gruppo di cui fanno parte già 5mila utenti su Facebook che, a colpi dell’hashtag #Riscattalaurea, cerca di convincere l’opinione pubblica e le istituzioni a rendere gratuito il riscatto degli anni di studio universitario per i contributi pensionistici.

La pagina nasce con l'intento di vincere insieme una importantissima battaglia: il riscatto a titolo gratuito degli anni di studio universitari ai fini pensionistici”, si legge sulla pagina Facebook di questo coordinamento. L’idea nasce in seguito alle parole del sottosegretario al ministero dell’Economia Pier Paolo Berretta che avrebbe “aperto un piccolo spiraglio nel senso di riconoscere alla generazione dei nati nel ventennio che va dal 1980 al 2000 i 3, 4 o 5 anni del proprio corso legale degli studi ai fini contributivi”.

Da quando hanno introdotto il sistema contributivo questa misura è diventata d'obbligo", scrive Alessandro sulla pagina Facebook. “Chi si è laureato merita rispetto. Già si finisce per entrare nel mondo del lavoro con un decennio di ritardo prendendo stipendi da figura junior dopo aver speso una barca di soldi in formazione, per poi finire a pagare dei contributi extra allo scopo di prendere, a 74 anni, una pensione poco più alta della minima”, aggiunge concludendo il suo post con un invito a scendere in piazza. “Se penso ai soldi non guadagnati negli intensi anni di studio e al paradosso di andare in pensione più tardi e sottopagata rispetto ai miei colleghi non laureati e pagati anche in modo migliore, mi viene una rabbia”, gli fa eco in un altro post Elena.

Sulla pagina Facebook molti degli utenti iscritti hanno iniziato a pubblicare foto mentre tengono in mano un foglio con su scritto l’hashtag #Riscattalaurea per chiedere che il riscatto degli anni di studio universitario vengano gratuitamente compresi nei contributi pensionistici.

La campagna social arrivata al ministero dell'Istruzione

Il coordinamento, nato spontaneamente tra Napoli e Roma, è riuscito a portare la sua proposta al ministero dell’Istruzione, come riporta la Repubblica. Hanno incontrato Marco Mancini, capo dipartimento per la formazione superiore e la ricerca e Andrea Giorgio, responsabile della progettazione politiche pubbliche della segreteria particolare della ministra Fedeli. Luigi Napolitano e Rosario Pugliese hanno raccontato su Repubblica di aver “illustrato i motivi della battaglia ottenendo un interesse quasi inaspettato e una condivisione che si è trasformata in un impegno a convocare un tavolo tecnico entro la prima settimana di agosto, prima della pausa estiva”.

Il ministero dell'Istruzione ha però negato di voler convocare un tavolo tecnico. "Il ministero – si legge in una nota di viale Trastevere – si è dichiarato disponibile all'ascolto, ad approfondire le proposte avanzate e a farlo, nelle prossime settimane, per le parti di propria competenza. Non ha invece annunciato al Coordinamento l'avvio di alcun tavolo tecnico prima della pausa estiva". "Tavolo che, peraltro, il Miur non potrebbe attivare da solo – riporta ancora la nota – visto che la materia pensionistica non è di competenza diretta del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca".

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