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L’archistar Gaetano Pesce stava realizzando un’opera monumentale a Napoli

L’architetto Gaetano Pesce è morto a 84 anni a New York, stava realizzando una scultura gigante con maschera e cuore alla Rotonda Diaz. Il cordoglio del sindaco Gaetano Manfredi: “Valorizzeremo la sua arte”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Gaetano Pesce, foto Olga Antipina per Comune di Napoli
Gaetano Pesce, foto Olga Antipina per Comune di Napoli

Addio a Gaetano Pesce, architetto e artista visionario di fama mondiale. L'archistar 84enne, originario di La Spezia, in Liguria, è morto oggi, giovedì 4 aprile 2024 a New York, dove lavorava. Lutto nel mondo dell'Arte e della Cultura internazionale e anche a Napoli, dove stava lavorando da un anno, assieme al Comune di Napoli, ad una scultura colossale, in collaborazione con il Conservatorio di San Pietro a Majella, che doveva essere installata sul Lungomare. Una gigantesca maschera napoletana con un cuore, simbolo della città, che sarebbe stata posizionata alla Rotonda Diaz.

Il sindaco Gaetano Manfredi ha manifestato il suo cordoglio per la scomparsa di Pesce, esprimendo un grande "dolore": "Stava lavorando a grande progetto di arte pubblica per Napoli. Valuteremo come valorizzare in ogni caso la sua arte". A dare l'annuncio della scomparsa è stato il suo staff:

"È con il cuore pesante che annunciamo la scomparsa del visionario creatore Gaetano Pesce – si legge in un comunicato – Nel corso di sessant'anni Gaetano ha rivoluzionato il mondo dell'arte, del design, dell'architettura e gli spazi liminali tra queste categorie".

Il sindaco di Napoli: "Valorizzeremo la sua arte"

Pesce aveva cominciato a collaborare con il Comune di Napoli lo scorso anno. Un impegno nella cornice di “Napoli contemporanea”, la rassegna di mostre e installazioni d'arte nei luoghi pubblici cittadini, promossa da Palazzo San Giacomo, sotto la guida del professore Vincenzo Trione, delegato del sindaco, nell'ambito della quale rientrano anche la Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto, in piazza Municipio, l'illuminazione del Colonnato della Basilica di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito, firmata dal regista Paolo Sorrentino e Daria D’Antonio, e ideata in occasione della realizzazione del film "È stata la mano di Dio", nel 2021, e la scultura "Lacrime di coccodrillo" dell’artista Francesco Vezzoli al Maschio Angioino.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha voluto omaggiare Gaetano Pesce con un ricordo commosso:

“Ci addolora profondamente la scomparsa del Maestro Gaetano Pesce, artista immaginifico e instancabile sperimentatore, che nella sua opera ha saputo coniugare i linguaggi dell’arte, dell’architettura e del design. Da oltre un anno era impegnato nella progettazione di una monumentale opera d’arte pubblica nell'ambito della nostra rassegna Napoli Contemporanea. Un lavoro imponente e al contempo delicato, che avrebbe parlato della nostra città, accostando all’archetipo della maschera un cuore vivo e pulsante, simbolo del legame con il nostro territorio. Valuteremo come valorizzare in ogni caso la sua arte". Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

L'opera di Pesce sarà esposta in Villa Comunale

‘Tu si ‘na cosa grande', così si intitola l’ultima installazione del compianto maestro Gaetano Pesce dedicata a Napoli, curata da Silvana Annicchiarico, nell’ambito della rassegna ‘Napoli contemporanea' a cura di Vincenzo Trione. La volontà del sindaco Gaetano Manfredi è dare seguito al progetto avviato da Pesce con l'Amministrazione ed esporre la sua opera in Villa Comunale.

L'opera ‘Tu si ‘na cosa grande' recepisce e sottolinea molti temi ricorrenti nella poetica del lavoro di Gaetano Pesce (il femminile come motore del progetto, l’estetica dell’imperfetto, l’attenzione al corpo e alla sua centralità), riuscendo a metterne in rilievo anche il valore specificamente personale e autobiografico, il suo attaccamento affettivo a Napoli e il suo riannodare le radici con le sue origini.

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