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I luoghi di padre Pio in Campania: non c’è solo Pietrelcina

Padre Pio, il santo delle stimmate, visse la sua giovinezza a Pietrelcina in provincia di Benevento, dove nacque il 25 maggio 1887 e poi nel convento di San Giovanni Rotondo in provincia di Foggia. Ma ci sono molti luoghi della Campania che raccontano il suo passaggio: nel corso della sua vita il miracoloso frate cappuccino dimorò anche nei paesini di Morcone, Montefusco e Gesualdo.
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Non solo Pietrelcina: sono tanti i luoghi in Campania legati al culto di Padre Pio, perché, nel suo peregrinare, il santo dimorò, nella sua vita in diversi conventi dell’Irpinia e del Sannio. Certo, se si parla di padre Pio i primi due luoghi che vengono in mente sono San Giovanni Rotondo, sul Gargano, dove visse buona parte della sua vita e dove creò la Casa Sollievo della Sofferenza e la sua città natale di Pietrelcina, un umile borgo a pochi chilometri da Benevento dove venne alla luce il 25 maggio 1887. Sono i due luoghi scelti da papa Francesco per celebrare la vita e la gloria di uno dei santi più amati dai fedeli, ma ce ne sono degli altri, non meno importanti.

In Campania, ovviamente, il più importante è comunque Pietrelcina, oggi uno dei principali punti per il turismo religioso regionale, visto che ogni anno sono decine di migliaia le persone che si recano nel paese per rendere omaggio ai luoghi dove nacque e visse il frate cappuccino canonizzato da Giovanni Paolo II. A Pietrelcina si trova la casa natale di san Pio, al numero 27 di vico Storto Valle. Lì nacque Francesco Forgiane nel 1887. Accanto si può vedere la modesta abitazione della famiglia, ancora provvista degli arredi originari.

Nel paese ci sono poi la chiesa dove il piccolo Francesco fu battezzato, ricevette la prima comunione e la cresima. Molto nota è la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, dove Francesco, preso il nome religioso di Pio, celebrava spesso messa. Presso il convento dei padri cappuccini, poi, si trova un museo dedicato a padre Pio: ci sono la culla in cui giacque neonato, guanti impregnati del suo sangue, paramenti sacri da lui indossati.  Vicino a Pietrelcina, a Piana Romana, c’è ancora la cappella dove il santo ricevette le stimmate sulle mani.

Non solo Pietrelcina, dicevamo. In Campania ci sono tracce del passaggio di Padre Pio anche a Morcone, a Montefusco, a Gesualdo. A Morcone il frate soggiornò per un anno, tra il 1903 ed il 1904, in un convento poverissimo, freddissimo e dove il cibo era scarso. A Montefusco, in provincia di Avellino, il santo rimase per meno di un anno, tra il 1908 ed il 1909. Era stato inviato lì perché la sua salute era malferma e si pensava che l’aria di Montefusco gli avrebbe fatto bene. Anche lì si fece notare per il suo rigido rispetto delle regole del convento. A Gesualdo, poi, Pio rimase solo un mese perché la sua salute peggiorò e dovette tornare a casa sua, a Pietrelcina, per curarsi. Anche se la sua permanenza fu breve, anche lì il frate destò una ottima impressione nei superiori. Nel piccolo convento di Gesualdo oggi è ancora possibile visitare la cella dove visse il santo ed è stato allestito un piccolo museo dove sono custodire alcune reliquie.

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