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Fiaccolata per il bimbo investito a Cavalleggeri, domani i funerali nella chiesa San Ciro

Una fiaccolata con oltre 500 persone per Christian, il bimbo di tre anni e mezzo investito e ucciso nel Rione Cavalleggeri di Napoli. Domani i funerali.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una enorme fiaccolata nelle strade di Cavalleggeri per ricordare il piccolo Christian, il bimbo di tre anni e mezzo investito e ucciso sabato scorso su via Ronchi dei Legionari. Oltre 500 le persone scese per le strade del Rione, per ricordare il bambino. I funerali, intanto, sono stati fissati: si terranno alle 10 di domani, mercoledì 29 giugno alle ore 10, presso la Chiesa San Ciro che si trova nel rione stesso. Si attende un grande bagno di folla per dargli l'ultimo saluto.

La vicenda sabato mattina

La dinamica è ancora al vaglio delle forze dell'ordine: l'incedente è avvenuto poco prima di mezzogiorno nel Rione Cavalleggeri d'Aosta, che prende il nome dalla storica caserma (oggi in disuso) del VI Gruppo squadrone mitraglieri "Aosta" dell'Esercito Italiano. Rione composto in parte dalla grande arteria di Via Cavalleggeri e poi da un dedalo di viuzze spesso anguste, ai lati, che percorsi da Fuorigrotta verso ovest immettono poi su Bagnoli. Qui, su via Ronchi dei Legionari, si è poi consumata la tragedia: un operaio di 51 anni ha perso il controllo della propria automobile, finendo sul marciapiedi dove si trovavano Christian e la madre. L'impatto è stato fatale: il piccolo, appena tre anni e mezzo, è stato scaraventato contro il muro ed è morto sul colpo.

L'uomo salvato dal linciaggio

Il 51enne alla guida è stato poi salvato dalle forze dell'ordine: la folla infatti, subito accorsa in strada, ha tentato di linciarlo. Rischia ora l'accusa di omicidio stradale e di lesioni. Ma fondamentale sarà la ricostruzione della dinamica dell'incidente. Non è chiaro infatti cosa sia avvenuto lungo la strada: una distrazione, forse, o un ostacolo improvviso sulla carreggiata: fatto sta che in un dedalo di stradine come quelle più interne del Rione Cavalleggeri d'Aosta, è difficile andare particolarmente veloci e dunque l'uomo avrebbe dovuto avere tutto il tempo di frenare. E anche questo è un punto al vaglio degli inquirenti. L'uomo finora non ha saputo dare una spiegazione: è in stato di shock in ospedale. Nessuna ipotesi al momento è stata ufficialmente esclusa. Si attendono le prossime ore per avere una dinamica più dettagliata della tragedia.

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