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Dote ai diciottenni, la figuraccia del prof Venier di Trieste che offende i ragazzi di Scampia

Francesco Venier, professore dell’Università di Trieste, con un infelice tweet sulla dote ai diciottenni proposta dal Partito Democratico, offende i ragazzi di Scampia, periferia Nord di Napoli. Su Twitter anche su altri social molti gli fanno notare la cattiveria e il pregiudizio della sua affermazione. Interviene l’Ateneo triestino che prende le distanze. Il Rettore annuncia provvedimenti.
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Tutto è iniziato ieri, in una calda (almeno al Sud) domenica di open day vaccinali. Nella polemica sul bonus giovanissimi, la cosiddetta ‘dote ai diciottenni‘ proposta dal segretario del Partito democratico Enrico Letta, una voce stonata si è levata sulle altre.
È quella di Francesco Venier, professore aggregato di organizzazione aziendale all’Università degli Studi di Trieste e con un incarico alla  MIB Trieste School of Management.

L'infausta sortita è la seguente: pubblicando una classica stock di tre ragazzi incappucciati (non certo immortalati a Napoli) il professore scrive: «Chi sa dirmi cosa farebbero coi 10mila euro della dote Letta i 18enni di Scampia?» ipotizzando, vista l'associazione foto-tweet ironico che li userebbero per scopi non leciti.

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Il tweet è delle 9 del mattino, poco dopo,  capita la bufera in arrivo, il professore cancella tutto e dice di essere incappato «in un luogo comune». La pezza peggiore del buco perché molti napoletani, noti e meno noti, su twitter chiedono al docente universitario il perché di questo pregiudizio.

Nel pomeriggio, arriva la presa di posizione dell'Università di Trieste:

UniTS prende le distanze dalle inopportune dichiarazioni di Francesco Venier che ha parlato a titolo personale. In quanto luogo di cultura e ricerca scientifica rifiutiamo qualsiasi luogo comune e ogni forma di pregiudizio.

L'Ateneo chiarisce che Venier è un ricercatore e dice che «ha parlato a titolo esclusivamente personale». E continua: «In quanto luogo di cultura e ricerca scientifica, UniTS rifiuta qualsiasi luogo comune e pregiudizio. Tra l'altro siamo in prima linea nel contrasto al linguaggio ostile nei social network, come dimostra la recente inaugurazione del Corso di Formazione in Etica della Comunicazione, nato nell'ambito della collaborazione con l'Associazione Parole O_stili».

Sulla vicenda è poi intervenuto il Rettore, Roberto di Lenarda, con una nota: «Mi dissocio personalmente e istituzionalmente dalle dichiarazioni di Francesco Venier anche in relazione ai valori che contraddistinguono l'Università di Trieste, alla sua storia di istituzione aperta, inclusiva e giusta». Rifacendosi al codice unico di comportamento ed etica, «Units valuterà eventuali procedure e provvedimenti a carico del ricercatore».

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