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Campi Flegrei

Campi Flegrei, “il bradisismo rallenta. Ridotto il sollevamento suolo: subsidenza e meno terremoti”

Il direttore dell’Osservatorio Vesuviano Mauro Di Vito a Fanpage.it: “Il processo sta rallentando, la riduzione dell’innalzamento più decisa di quella di luglio. Il sollevamento potrebbe scendere sotto i 2 cm al mese. Registrati meno terremoti. Ma restano attivi i flussi geochimici”
Intervista a Mauro Antonio Di Vito
Direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il direttore dell'Osservatorio Vesuviano Mauro Di Vito
Il direttore dell'Osservatorio Vesuviano Mauro Di Vito
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“La velocità di sollevamento del suolo ai Campi Flegrei sta diminuendo. Negli ultimi 10 giorni si registra un rallentamento più deciso di quello di luglio. Addirittura si comincia ad avere un po' di subsidenza: c'è qualche stazione che è andata giù. Questo fenomeno, abbinato al numero basso di terremoti – solo 34 eventi nell'ultima settimana – sta indicando un rallentamento del processo. Ma su entità e durata non possiamo dire ancora niente”.

A parlare è Mauro Antonio Di Vito, il direttore dell'Osservatorio Vesuviano Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che a Fanpage.it commenta i dati dell'ultimo bollettino dell'Osservatorio Vesuviano, relativo al monitoraggio della settimana 19-25 agosto 2024 della caldera vulcanica, pubblicato oggi, martedì 27 agosto 2024.

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Da metà aprile 2024, il suolo ai Campi Flegrei si alza di circa 2 centimetri al mese. “Negli ultimi 10 giorni – però, si legge nel bollettino – si registra una riduzione della velocità del sollevamento del suolo” ai Campi Flegrei. Un rallentamento di questa deformazione si era già verificato lo scorso luglio, seguito poi da una lieve ripresa. “Il reale andamento – sottolinea l'Osservatorio Vesuviano – potrà essere valutato con i dati delle prossime settimane”.

De Vito tuttavia è prudente. “I due fattori del bradisismo della deformazione del suolo e della sismicità – spiega a Fanpage.it – ci danno questa indicazione. Tuttavia, il terzo fattore della geofisica ci restituisce ancora flussi sostenuti. Abbiamo dei segnali geochimici che ci danno un processo ancora attivo”.

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Il rallentamento del sollevamento del suolo, tuttavia, c'è ed è evidente. “Forse di questa entità non si era mai visto così deciso – aggiunge Di Vito – Ma dobbiamo aspettare i dati delle effemeridi per avere l'entità settimanale e mensile. Al momento siamo fermi a 14 centimetri di sollevamento al Rione Terra. È possibile che i dati ci indichino che adesso la velocità possa essere molto inferiore ai 2 centimetri al mese”.

Ai Campi Flegrei 34 terremoti in una settimana

I dati della sismologia sono incoraggianti. “Nella settimana dal 19 al 25 agosto 2024 – si legge nel bollettino – nell’area dei Campi Flegrei, sono stati localizzati 34 terremoti” con magnitudo massima 2.0. Si sono registrati due sciami sismici: uno il 20 agosto con 11 terremoti con magnitudo massima 1.0, nell’area compresa tra Solfatara e Pisciarelli; l'altro il 25 agosto con 7 terremoti con magnitudo massima 1.7, avvenuti nell’area compresa tra Solfatara e Cigliano.

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Il sollevamento del suolo sta rallentando

Per quanto riguarda la deformazione del Rione Terra, dalla metà di aprile 2024 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è di circa 20±3 mm/mese. Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 14 cm da gennaio 2024.

“Negli ultimi 10 giorni si registra una riduzione della velocità del sollevamento del suolo il cui reale andamento potrà essere valutato con i dati delle prossime settimane”.

“C'è ancora attività geochimica”

Da monitorare attentamente il fattore geochimico, per il quale, comunque, “non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici monitorati nella settimana di riferimento rispetto ai trend di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale già noti”.

“Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli ha mostrato un valore medio di ~94°C. La polla di Pisciarelli dopo la risalita del livello del liquido verificatosi in concomitanza con le precipitazioni meteoriche della settimana scorsa, risulta essere nuovamente secca”.

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