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È finita la cuccagna: per girare film e serie tv nei monumenti di Napoli ora si pagherà

A Napoli girare documentari, film e spot pubblicitari nelle strutture del Comune, come il Maschio Angioino o il Castel dell’Ovo, avrà un tariffario preciso per le case di produzione. I costi giornalieri saranno differenziati a seconda che si tratti di un documentario a carattere scientifico, di un film o di una serie Tv, oppure una pubblicità. Lo prevede la nuova delibera allegata al bilancio 2020.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli girare documentari, film e spot pubblicitari nelle strutture del Comune, come il Maschio Angioino, avrà un tariffario preciso per le case di produzione. Palazzo San Giacomo con il nuovo bilancio di previsione 2020-22 ha deciso di “introdurre nuove tariffe per le riprese fotografiche e cinematografiche” all'interno delle sue strutture comunali di pregio. I costi giornalieri saranno differenziati a seconda che si tratti di un documentario a carattere scientifico, di un film o di una serie Tv, oppure una pubblicità. Girare uno spot al Maschio Angioino per esempio costerà 1.000 euro al giorno, un programma tv, una fiction, film, corti, videoclip e webserie 500 euro, mentre un documentario 250 euro. Prezzi un po' più alti per gli spazi aperti a Castel dell'Ovo, con gli spot pubblicitari che arrivano a 2mila euro al giorno, i film a 1.500 e i documentari a 500. Finora, invece, non c'era un tariffario giornaliero e le riprese fotografiche e televisive erano determinate di volta in volta in base a specifici accordi. La delibera non va a toccare le produzioni cinematografiche che girano film in strada, per le quali vale un diverso sistema e che continueranno a beneficiare di sgravi e agevolazioni, nell'ottica della promozione delle bellezze della città.

Bilancio del Comune di Napoli, le novità per le riprese video

Il nuovo tariffario invece va a disciplinare meglio anche la materia delle esenzioni. Gratis le riprese per attività di studenti o per motivi didattici. Oppure nel caso sia dimostrato che lo spot o il film rientra tra le attività di promozione della città a livello nazionale o internazionale, attraverso il riconoscimento della giunta comunale o del Ministero dei Beni Culturali, o che l'investimento della produzione a Napoli superi i 200mila euro, ma in questo caso servirà una dichiarazione asseverata dal commercialista. Finora, invece, il Comune prevedeva genericamente che erano escluse dal pagamento “le riprese finalizzate all'interesse connesso alla promozione del sito monumentale o della città, previa valutazione e autorizzazione del sindaco”.

Il tariffario per le riprese nei monumenti

Il nuovo tariffario dei servizi a domanda individuale prevede, tra le altre cose, una nuova tariffa per l'affitto del cortile del Maschio Angioino, per mostre, eventi, conferenze, concerti, convegni, con una capacità massima di 200 persone, ad un costo tra i 300 e i 700 euro. Nuove tariffe anche per l'affitto della Casina Pompeiana nella Villa Comunale, a partire da 48,80 euro all'ora, mentre le tariffe per le riprese cinematografiche variano da 150 a 1000 euro. L'aumento di alcune tariffe a Castel dell'Ovo, per controbilanciare l'eliminazione di una voce relativa al rimborso forfettario del costo delle utenze a carico dell'amministrazione. Infine, il Comune introduce anche la percentuale del 10% sullo sbigliettamento di mostre ed eventi.

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