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A Palazzo Fienga nascoste pistole pronte a sparare: è ancora roccaforte dei Gionta di Torre Annunziata

Trovate armi pronte a sparare e droga nei ruderi di Palazzo Fienga, ex roccaforte del clan Gionta di Torre Annunziata, oggi confiscata.
A cura di Nico Falco
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Palazzo Fienga a Torre Annunziata
Palazzo Fienga a Torre Annunziata

Prima sequestrato, poi confiscato, infine abbandonato e persino a rischio crollo, in attesa della riqualificazione. Ma, nonostante i vari passaggi (e le attese), il palazzo Fienga di Torre Annunziata resta uno dei simboli di camorra: è lì, tra quelle mura diroccate, che le forze dell'ordine hanno scoperto armi e droga, nascoste in quella che fu la roccaforte del clan Gionta e che ancora oggi viene considerata di propria proprietà dagli affiliati. Il rinvenimento sabato mattina, durante un servizio di controllo degli agenti del commissariato di Torre Annunziata.

Ispezionando il caseggiato di via Bertone, già sotto sequestro e murato, in un appartamento al primo piano i poliziotti hanno trovato 3 pistole semiautomatiche, tra cui una Cz99 calibro nove, una Beretta calibro 40 e una TT9 calibro 40, tutte con matricola abrasa e 10 proiettili, le prime due con colpo in canna e pronte a sparare; nello stesso nascondiglio c'erano altre 340 cartucce calibro 223, di quelle da fucile d'assalto, e 4 calibro 9. Controllando altri due appartamenti dello stesso complesso, ai piani superiori, gli agenti hanno trovato la droga: 26 sacchetti per complessivamente oltre 7 chili di marijuana, che erano nascosti insieme a materiale per il confezionamento delle dosi di stupefacente, ad altre 50 cartucce calibro 9 e a materiale per la pulizia delle armi.

Palazzo Fienga, che per decenni ha rappresentato il fortino del clan Gionta a Torre Annunziata, è stato da tempo confiscato e secondo i programmi ospiterà, dopo la riqualifica, gli uffici delle forze di Polizia, come stabilito da un vertice in Prefettura nel giugno 2020. L'accordo è stato firmato nel luglio 2021 dall'Agenzia per la coesione territoriale, l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e l’Agenzia del Demanio. Ma l'area nei dintorni del complesso, quella del cosiddetto Quadrilatero delle Carceri, continua ad essere sotto il controllo dei Gionta: è qui che, nel gennaio 2021, è stato arrestato il boss Raffaele Sperandeo, latitante in fuga da una condanna definitiva a 14 anni di carcere.

Armi e droga sequestrate a Palazzo Fienga
Armi e droga sequestrate a Palazzo Fienga
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