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A Napoli la cocaina colombiana marchiata con la svastica: si indaga sui narcos ‘eredi’ di Pablo Escobar

I carabinieri hanno intercettato un maxi carico di droga a Palma Campania (Napoli): 10 chili di cocaina purissima, marchiati con banconote colombiane e una svastica, dal valore di un milione di euro. Il simbolo nazista potrebbe essere anche una firma: ricorda le “simpatie” di Carlos Lehder, ex socio di Pablo Escobar.
A cura di Nico Falco
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La droga era divisa in 10 panetti da un chilo, ognuno dei quali con due segni distintivi, per indicare la provenienza e la qualità: una banconota colombiana e una svastica. E, forse, in questi due elementi potrebbe esserci anche una "firma": indagini ancora in corso e nessun collegamento per ora accertato, ma a vedere in rilievo il simbolo nazista torna alla mente Carlos Lehder, il socio di Pablo Escobar così affascinato da Hitler da farsi tatuare una svastica sul braccio.

Il carico di cocaina, valore complessivo un milione di euro, è stato intercettato dai carabinieri a Palma Campania: purissima, ancora da tagliare e da dividere in dosi, sarebbe finito stoccato nei depositi della camorra e da lì avrebbe inondato le piazze di spaccio. Il sequestro risale allo scorso 22 ottobre, ma soltanto oggi se ne è avuta notizia.

Maxi carico di eroina sequestrato a Palma Campania, tre arresti

Il carico è stato intercettato dai carabinieri del Nucleo Investigativo a Palma Campania, in provincia di Napoli. Lo stava trasportando in auto Nicola Di Casola, 37enne di San Giuseppe Vesuviano. Incensurato, l'uomo è stato fermato per un controllo col supporto dei militari della stazione di San Gennaro Vesuviano e la sua automobile perquisita. E sono saltati fuori i dieci panetti, tutti con gli stessi simboli e quindi evidentemente parte della stessa spedizione.

Dal controllo sono partite le perquisizioni a San Gennaro Vesuviano che hanno portato all'arresto del 32enne Domenico Stefanelli, anche lui incensurato e residente a Napoli, nel Rione Traiano, e di Simone Bartiromo, 30 anni, di Marano: i due sono accusati di detenzione abusiva di arma e ricettazione perché nella loro abitazione sono state trovate una pistola risultata rubata (una Cz mod. 75Sp-01) risultata rubata e 12 munizioni calibro 9×21.

Nell'appartamento sono stati inoltre trovati 13 chili di sostanza da taglio, un impianto di videosorveglianza composto da 7 telecamere, diversi cellulari e tre katane, tutto finito sotto sequestro. I tre sono stati condotti nel carcere di Poggioreale, l'arresto è stato convalidato nei giorni successivi.

Dalla Colombia la cocaina marchiata con la svastica

Ora le indagini mirano a stabilire la provenienza di quella cocaina e dove fosse diretta. Con tutta probabilità il carico era destinato proprio all'abitazione di San Gennaro Vesuviano, dove sarebbe stato tagliato per la successiva distribuzione. Ma i carabinieri mirano ad accertare quali siano i clan di camorra coinvolti, perché l'ipotesi è che un carico di tali dimensioni non potesse arrivare a Napoli senza il placet della malavita organizzata.

Altro interrogativo, quello sulle vie di approvvigionamento e sul fornitore. Per risolvere questo aspetto si indaga sui due segnali distintivi trovati nei panetti, ovvero la banconota, che parrebbe "confermare" la provenienza dalla Colombia e il disegno in bassorilievo. È una prassi ormai consolidata, e fin dagli anni novanta, che i narcotrafficanti usino "marchiare" le partite di droga (che sia cocaina, eroina, hashish o pillole di ecstasy) con nomi e brand famosi (recente è il caso della cocaina indicata come CR7, l'acronimo del calciatore Cristiano Ronaldo), ma dietro la svastica potrebbe esserci anche una firma che indichi anche il cartello di provenienza.

Pablo Escobar ed "El Chapo" Guzman
Pablo Escobar ed "El Chapo" Guzman

Il socio di Pablo Escobar appassionato di Hitler e nazismo

Il simbolo nazista ricorda Carlos Enrique Lehder Rivas, socio di Pablo Escobar, che insieme al narcotrafficante più famoso della Storia aveva rivoluzionato il traffico di cocaina. Note le sue simpatie per l'estrema destra, e in particolare per il nazismo: si era fatto tatuare una svastica sul braccio ed era arrivato a salutare i suoi collaboratori col braccio teso.

La carriera criminale di Lehder inizia negli anni '70, quando collabora con quel George Jung che aveva introdotto un nuovo sistema di trasporto di droga dal Messico negli Usa, chili e chili a bordo di piccoli aerei invece di piccole quantità addosso a passeggeri sui voli di linea.

Dopo essere uscito dal carcere Lehder sfrutta le intuizioni di Jung e con lui punta sulla cocaina, avviando il traffico sempre via aereo verso la Lousiana e la Florida. Quando il sodalizio con Jung si dissolve, incontra due giovani colombiani che nel frattempo hanno iniziato a trafficare marijuana: l'allora sconosciuto Pablo Escobar Gaviria e suo cugino.

Nel frattempo Lehder allestisce una base logistica su Norman's Cay, un isolotto delle Bahamas, con una pista di atterraggio: la cocaina arriva coi jet dalla Colombia e viene trasferita sui bimotore per il trasporto negli Usa. Nasce la collaborazione con Escobar e da lì il cartello di Medellin.

Lehder è stato estradato negli Usa nel 1987, si è sempre detto innocente. È stato condannato a 115 anni di reclusione, ridotti poi a 55 quando ha deciso di collaborare con la giustizia. È stato scarcerato nel 2020, dopo 33 anni di reclusione e, ormai 70enne, si è trasferito in Germania, sfruttando la doppia nazionalità acquisita dal padre, che era emigrato in Colombia dopo la Seconda Guerra Mondiale.

La cocaina con la svastica sequestrata in Florida (da Space Coast Daily)
La cocaina con la svastica sequestrata in Florida (da Space Coast Daily)

La droga con la svastica venduta da Colombia e Messico

Attualmente non ci sono elementi che colleghino la cocaina scoperta a Palma Campania con Lehder, che risulta assolutamente estraneo alle indagini, ma quella svastica potrebbe essere un richiamo, un modo utilizzato per far capire che, se non da lui, la droga arriva dal gruppo di cui una volta aveva fatto parte.

Un altro carico di cocaina con lo stesso simbolo in rilievo era stato sequestrato nel marzo 2020 (quando Lehder era ancora detenuto) in Florida, nella contea di Brevard. E altri carichi con lo stesso simbolo (la svastica, ma anche le scritte XXX e Rolex) risultano essere stati venduti negli Usa dal cartello collegato a Flores Torruco, la donna narcos vicina a Joaquín Guzmán "El Chapo", il signore della droga messicano a capo del cartello di Sinaloa.

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