Monti: “La riforma del lavoro si farà anche senza accordo con le parti sociali” (VIDEO)

La riforma del mercato del lavoro dovrà essere presentata in Parlamento inderogabilmente entro marzo "anche senza accordo con le parti sociali", con questa affermazione il Presidente del Consiglio ha ribadito i confini della trattativa con sindacati e imprese sulla riforma del lavoro e gli ammortizzatori sociali. Mario Monti intervenuto alla comunità finanziaria italiana di Piazza Affari ha spiegato quali saranno i prossimi passi del Governo per il rilancio del Paese ma non ha rinunciato a parlare anche della situazione della nostra finanza.

Nessuna nuova manovra economica – La prima notizia già ribadita in precedenti occasioni è che "non ci sarà bisogno di una nuova manovra" , per il Premier infatti nelle misure fin qui approvate  o in corso di approvazione da parte di Governo e Parlamento sono già "incorporati margini di prudenza" che dovrebbero eliminare il rischio di nuovi provvedimenti. Monti ha ricordato che con le manovre approvate l'Italia ha riguadagnato la fiducia e la credibilità degli Stati e degli investitori  cercando di "togliere l'Italia dalla lista dei problemi per passare alla lista di coloro che contribuiscono a trovare soluzioni", soprattutto in campo europeo. Del resto il Presidente si sente rafforzato dagli applausi ricevuti in campo internazionale per ultimo al Parlamento europeo e rilancia sulle riforme da approvare in breve tempo.

Critiche al Salotto buono della finanza – Nonostante i sindacati continuino ad opporsi ad alcuni provvedimenti come la modifica all'articolo18 o la cancellazione della cassa integrazione, Monti ricorda che i tempi sono stretti e che il Governo andrà avanti anche senza di loro. Certo che un accordo è auspicabile chiarisce Monti, che seppur fiducioso sulle trattative, che oggi avranno un altro capitolo al Ministero del lavoro, spiega che nessuna tattica dilatatoria sarà accettata. "Siamo sensibili sul piano intellettuale alle argomentazioni, ma insensibile alle pressioni" ha detto il Premier probabilmente riferendosi alle minacce di scioperi dei sindacati. "Guardiamo bene in faccia a tutti, ma non guardiamo in faccia a nessuno" ha ribadito Monti precisando alla platea che anche nei confronti dei poteri forti il Governo se necessario agirà. E proprio contro il salotto buono della finanza italiana Monti ha voluto lanciare le sue critiche accusando i vertici del mondo degli affari di aver consentito in passato "la sopravvivenza un po' forzata dell'italianità di alcune aziende" e auspicando che in futuro molte più imprese vengano si affaccino a Piazza Affari per quotarsi in Borsa.