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Monti all’Abi: “Berlusconi fu umiliato, ora per l’Italia un percorso di guerra”

Il presidente del Consiglio, intervenuto all’assemblea annuale dell’Abi, ha parlato della crisi dell’Italia, degli sforzi fatti e si è detto sicuro che entro il 2013 il suo successore vedrà risultati positivi. Su Berlusconi: “Al G20 fu umiliato”.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente del Consiglio, intervenuto all’assemblea annuale dell’Abi, ha parlato della crisi dell’Italia, degli sforzi fatti e si è detto sicuro che entro il 2013 il suo successore vedrà risultati positivi. Su Berlusconi: “Al G20 fu umiliato”.

Secondo il presidente del Consiglio Mario Monti qualche risultato positivo dell’Italia lo si vedrà solo nel 2013, sarà quindi il suo successore – considerato il fatto che lui stesso ha confermato di non volersi candidare alle elezioni – a vedere una situazione migliore. Adesso, nelle parole di Monti, l’Italia ha intrapreso un percorso di guerra durissimo, siamo all’interno di un tunnel e la strada per uscirne risulta essere ancora lunga. Così il presidente è intervenuto oggi all’assemblea annuale dell’Abi aggiungendo anche l’augurio che tutte le parti sociali possano ispirarsi a un atteggiamento di collaborazione, dimostrato dal presidente Giuseppe Mussari, per raggiungere risultati positivi. Per Monti, il Parlamento e i partiti stanno dando prova di responsabilità al di là dei nervosismi e delle critiche e perciò questo dovrebbe dare “serenità sulle prospettive del governo”.

Ci vorrà del tempo ma nessun dubbio sulla crescita. Al G20 Berlusconi umiliato – Monti dunque è consapevole che l’Italia si trova ancora in un periodo difficile ma, dinanzi all’assemblea dell’Abi, si è detto certo che le misure del governo avranno effetti sulla crescita e l’occupazione. Nel suo discorso anche un passaggio dedicato a Silvio Berlusconi, che a quanto pare sarebbe pronto a scendere nuovamente in campo: Monti ha fatto riferimento al G20 di Cannes, quando “Berlusconi fu sottoposto a pressioni gradevolissime e, immagino, prossime all’umiliazione”. Ora, per Monti, abbiamo avuto risultati più rapidi di quanto lui stesso prevedesse “sul cambiamento dell’opinione pubblica sull’Italia”.

La recessione, lo spread e la crescita – Il presidente, riprendendo un tema trattato dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha fatto riferimento all’incubo spread definendolo come “un motivo di frustrazione per tutti e soprattutto per il governo, che la gente vede come autore di cose positive e di cose negative”. Visco, da parte sua, aveva precedentemente parlato di un spread ingiustificato, dal suo punto di vista infatti  “la differenza tra i rendimenti dei titoli pubblici italiani e tedeschi è di gran lunga superiore a quanto sarebbe giustificato dai fondamentali della nostra economia”. Da parte del presidente dell’Abi Mussari, infine, è arrivato l’invito di continuare a dare impulso a rigore e crescita. Dare continuità, dunque, al percorso intrapreso oggi e, ancor più domani, all’esito della tornata elettorale. Necessario, secondo Mussari, per evitare che gli sforzi fatti dal governo Monti siano vani.

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