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Monti vuole salvare l’euro e non si candiderà alle politiche del 2013

Il premier al termine dell’Ecofin di Bruxelles: “Escludo di restare al governo dopo 2013 . Faremo di tutto per salvaguardare l’euro”.
A cura di Biagio Chiariello
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Monti vuole salvare l'euro e non si candiderà alle politiche del 2013

I risultati ottenuti ieri dall'Eurogruppo (scudo anti-spread e aiuti alla Spagna) testimoniano la «volontà di fare tutto ciò che è necessario per salvaguardare la nostra moneta e far progredire il progetto politico europeo». Lo ha detto il premier Mario Monti nel corso della conferenza stampa al termine dell'Ecofin di Bruxelles dopo l'incontro dei ministri dell'Economia e delle Finanze del Gruppo dei 27. Il percorso intrapreso «dovrà condurci – aggiunte Monti – verso il traguardo di una vera e propri unione economica e monetaria». Tra le misure previste in questo percorso «c’è l’intervento diretto dell’Esm nella ricapitalizzazione delle banche». Ad ogni modo, per raggiungere gli obiettivi prefissati, ha spiegato il Professore, c'è bisogno in primis di una «unione finanziaria con un'autorità di vigilanza che operi sugli istituti di credito», dal momento che la crisi ha messo in luce «la vulnerabilità del sistema bancario in Europa, con conseguenze per l'intera economia». Confermate, poi, le decisioni sullo scudo anti-spread che  i paesi "virtuosi" potranno chiedere firmando un memorandum d'intesa leggero, «non un memorandum plus come quello dei paesi sotto assistenza, che sono soggetti alla troika».

Una parola anche sullo spread, tornato a salire dopo una parentesi positiva a seguito del vertice Ue di fine giugno anche per «le dichiarazioni di alcuni paesi» dice il premier «senza riferirmi a nessuno in particolare». Ma la memoria rimanda sicuramente alla polemica sulle dichiarazioni polemiche di Squinzi sulla spending review (poi ridimensionate dallo stesso Presidente di Confindustria). In tutti questi casi, afferma il capo dell'esecutivo «torna più chiaramente in mente ai mercati la fitta selva di possibili occasioni ostative fra un accordo politico e la cocnreta realizzazione di quell'accordo».

Monti poi parla anche della situazione italiana: «L'Italia ha ritenuto le raccomandazioni indirizzate al nostro Paese dure, come dura è la situazione della politica economica che stiamo gestendo, ma ci siamo riconosciuti in quelle raccomandazioni». Quel che certo, anzi «ardito» secondo il Presidente del Consiglio, è dire che il nostro Paese »non avrà mai bisogno» degli aiuti europei, ma in ogni caso Monti per ora «non lo prevede», soprattutto per gli aiuti del genere di quelli dati alla Spagna. Per quel riguarda il meccanismo anti-spread invece sì, «l'Italia potrebbe avere bisogno di interventi di questo tipo» Ma sopratutto Monti ha parlato del suo futuro alla guida del Governo e ribadisce un concetto già espresso nel recente passato: «Ho sempre escluso e anche oggi escludo di considerare una esperienza di governo, per quanto mi riguarda, che vada oltre le prossime elezioni politiche, cioè oltre la scadenza naturale del governo che ho l'onore di presiedere». Rimarrà però senatore a vita.

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