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Violenta due bimbe di 5 e 11 anni, figlie di conoscenti: uomo condannato a 13 anni di carcere

Un uomo di 52 anni è stato condannato a 13 anni di carcere per violenza sessuale pluriaggravata. Vittime del 52enne due ragazzine che all’epoca dei fatti avevano solo 5 e 11 anni. Le due vittime hanno trovato la forza di denunciare il 52enne solo anni dopo gli abusi: l’uomo era stato arrestato lo scorso febbraio e da allora è in carcere.
A cura di Francesco Loiacono
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Un uomo di 52 anni, residente a Montano Lucino, in provincia di Como, è stato condannato a 13 anni di carcere con l'accusa di violenza sessuale pluriaggravata. Vittime dell'uomo due ragazze che all'epoca dei fatti erano bambine e avevano appena 5 e 11 anni. La terribile vicenda che ieri ha visto arrivare la condanna di primo grado decisa dal tribunale di Como era venuta alla luce solo nel febbraio dello scorso anno, quando l'aguzzino era stato arrestato su richiesta del pubblico ministero Massimo Astori, titolare dell'indagine a suo carico.

Solo dopo anni le due vittime hanno trovato la forza di denunciare l'uomo

A mettere le manette ai polsi del 52enne erano stati, come spiega il quotidiano locale "La Provincia di Como" che ha raccontato la vicenda, i poliziotti della sezione soggetti deboli della squadra mobile della Questura di Como, che hanno condotto le delicate indagini sulle violenze sessuali. Le accuse contestate all'uomo riguardano fatti avvenuti tra il 2009 e il 2011, quando le due bimbe, figlie di conoscenti del 52enne, sono finite sotto le sue grinfie. Per anni le bimbe non hanno trovato la forza di denunciare quanto avevano subito né di raccontarlo ai rispettivi genitori, almeno fino a quando la più grande non si è avvicinata ai 18 anni. A quel punto la ragazzina ha raccontato gli episodi alla famiglia: tutte e due le vittime sono state convinte dai rispettivi genitori a denunciare il loro aguzzino, che era stato arrestato ed era finito in carcere – dove si trova tuttora – per il rischio che reiterasse il reato. Ieri infine la condanna di primo grado: un primo importante punto che ha iniziato a restituire giustizia alle due giovani vittime, che però difficilmente potranno dimenticare quanto subìto.

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