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Vaccini anti covid dal medico di base e in farmacia: la Lombardia si organizza

Regione Lombardia lavora per permettere di effettuare la vaccinazione anti Covid anche negli studi dei medici di base e nelle farmacie nella fase di massa della campagna di immunizzazione. La vicepresidente Letizia Moratti ha firmato una pre-intesa con i medici e un accordo con le associazioni dei farmacisti.
A cura di Simone Gorla
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Vaccini anti Covid dai medici di base e nelle farmacie. La giunta della Regione Lombardia, su proposta del vicepresidente ed assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha approvato una pre-intesa con i medici di medicina generale e un accordo con le associazioni dei farmacisti per coinvolgerli nella campagna per la somministrazione.

Per l'accordo con i medici di base è previsto un importo fino a 1.422.000 euro, di cui 24.000 euro destinati alle attività di somministrazione negli studi dei medici o in sedi esterne. Riconosciuti alle farmacie 6 euro per ogni dose somministrata.

"Un importante risultato", spiega Moratti in merito alla pre-intesa, che è "incentrata sul coinvolgimento dei medici di medicina generale nella campagna vaccinale, anche in termini di sensibilizzazione e incentivazione degli assistiti". La delibera costituisce un fondo regionale volto a incrementare del 20% la presenza oraria del personale di studio, rispetto ai loro requisiti orari minimi.

L'accordo con Federfarma Lombardia, Assofarm/Conservizi Lombardia e Federazione Regionale Ordini dei Farmacisti disciplina le modalità di partecipazione delle farmacie lombarde alla campagna di somministrazione per l'anno 2021 e prevede l'impegno, da parte delle farmacie, a partecipare in via sperimentale alla chiusura della campagna antinfluenzale 2020-21.  "Regione ha ritenuto che possano svolgere un efficace ruolo in prima linea come altre realtà sanitarie, somministrando nelle loro sedi i vaccini anti-Covid", ha spiegato ancora Moratti.

L'Accordo prevede la fornitura di dosi vaccinali alle farmacie da parte delle Ats/Asst e la successiva somministrazione nelle farmacie aperte al pubblico sotto la supervisione di medici, assistiti se necessario, da infermieri o da personale sanitario opportunamente formato.

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