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Lombardia, anche i medici di famiglia eseguiranno i vaccini anti Covid: siglato accordo con Regione

Regione Lombardia e le principali organizzazioni sindacali dei medici di famiglia hanno siglato un accordo che prevede l’adesione dei medici di base alla campagna di vaccinazione anti-Covid: “I medici potranno vaccinare sia nei loro studi che in strutture esterne. Mi aspetto da loro una grande risposta come è stato per i vaccini antinfluenzali”, spiega a Fanpage.it la segretaria regionale di Fimmg Paola Pedrini.
A cura di Ilaria Quattrone
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La Regione Lombardia e le principali organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale hanno siglato questa mattina, venerdì 7 gennaio, l'accordo che consentirà ai medici di famiglia di partecipare alla campagna di vaccinazione anti-Covid. L'adesione sarà volontaria, "ma sono certa – afferma a Fanpage.it Paola Pedrini, segretaria di Fimmg Lombardia – che ci sarà un'ottima risposta da parte dei medici come accaduto per quelli antinfluenzali".

L'adesione dei medici subordinata all'arrivo del vaccino Moderna

L'obiettivo è quello di arrivare a vaccinare entro fine ottobre circa cinque milioni di cittadini. I medici inizieranno a collaborare non appena sarà disponibile il vaccino Moderna e poi successivamente quello AstroZeneca. "Al momento infatti non è possibile aderire alla campagna viste le caratteristiche del Pfizer", spiega a Fanpage.it la dottoressa Pedrini. L'adesione dei medici di famiglia sarà simile a quella dei vaccini antinfluenzali: "Anche in questo caso ci saranno medici che li faranno nel loro studio e altri che li faranno in strutture messe a disposizione dai Comuni o altri enti territoriali. In quest'ultimo caso, potranno anche delegare altri colleghi".

Previsto un fondo di 1,5 milioni di euro per aumentare le ore di lavoro

Aderire alla campagna vaccinale significherà però rivedere il proprio carico di lavoro. Per questo motivo, Regione ha previsto un fondo di 1,5 milioni di euro per aumentare del venti per cento le ore del personale di studio che si occuperà delle vaccinazioni: "Questa sarà infatti un'attività che si aggiungerà alla quotidianità e ai pazienti Covid – continua la segretaria – Per questo è importante avere un fondo del genere che possa venire incontro ai medici". Sarà anche prevista una seconda fase in cui i sanitari si occuperanno del recupero di coloro che non hanno risposto alla prima chiamata: "In questo caso i medici si potranno avvalere delle cooperative operanti sul territorio per recuperare i no-responder – sottolinea a Fanpage.it Pedrini – spiegare loro i pro e i contro dei vaccini e convincere anche i più scettici".

Vaccini anti-Covid, Pedrini: Sono certa che ci sarà un'ottima risposta

L'adesione alla campagna dei vaccini anti-Covid rimarrà volontaria, come per quella dei vaccini antinfluenzali: "Mi aspetto però un'ottima risposta come successo per i vaccini contro l'influenza. Anche in quel caso – conclude la segretaria – nonostante i primi problemi e criticità, hanno aderito moltissimi medici e in due mesi sono state eseguite un milione e 300mila vaccinazioni. Sono certa che andrà bene".

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