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Va alla stazione dei Carabinieri con la droga in tasca: viene scoperto e arrestato

I Carabinieri hanno anche scoperto che era ricercato per maltrattamenti nei confronti della compagna.
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È stato convocato alla stazione dei Carabinieri per una banale notifica e, forse, proprio per questo si sentiva sicuro che nessuno lo avrebbe perquisito. Così un artigiano di 32 anni di Monza si è recato alla stazione della compagnia di Seregno con le tasche piene di cocaina e hashish.

Dai Carabinieri con la droga in tasca

Aveva già piccoli precedenti penali per reati commessi contro il patrimonio, ma nulla di particolarmente rilevante. Così quando l'uomo, celibe e di professione artigiano, si è visto recapitare una lettera che lo convocata alla stazione dei Carabinieri di Seregno non è rimasto particolarmente impressionato.

Ha preso talmente tanto sotto gamba la convocazione che si è presentato davanti ai militari dell'arma con in tasca varie dosi di cocaina e hashish, già porzionate. Evidentemente era convinto che nessuno se ne sarebbe accorto e che lui non avrebbe rischiato nulla.

I carabinieri, invece, hanno subito notato qualcosa di strano e, perquisendolo, hanno trovato la droga. Per questo, oltre ad arrestarlo, lo hanno anche segnalato all’autorità amministrativa quale assuntore abituale di sostanza stupefacenti.

La denuncia per maltrattamenti

Nel disbrigo delle pratiche per l'arresto dell'uomo, i carabinieri di Seregno si sono anche accorti che su di lui pendeva da tempo un'ordinanza di custodia cautelare per maltrattamenti nei confronti della conviventi.

Si tratta di una ragazza di 21 anni, monzese, che lo ha denunciato per averla sottoposta ad atti di violenza fisica e psicologica, "così ingenerando in lei – si legge nell'ordinanza del tribunale – uno stato di perdurante timore, assoggettamento e sofferenza".

Secondo quanto riferiscono i Carabinieri, l’uomo spesso si trovava a distanza per motivi di lavoro e in quelle occasioni avrebbe manifestato una gelosia morbosa nei confronti della compagna, "tale da condizionarne le frequentazioni, il modo di vestire e l’utilizzo dei social network".

Inoltre in occasione dei frequenti litigi, originati sempre da futili motivi connessi alla gelosia dell’uomo, lui l’avrebbe insultata reiteratamente anche facendo riferimento a precedenti e dolorosi vissuti della donna. Infine l'artigiano l'avrebbe più volte minacciata e picchiata con strette al collo, calci e pugni, anche quando la ragazza era già a terra.

Per questi motivi, oltre che per la droga, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, dove – ovviamente – non risiede più la donna.

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