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Elezioni regionali Lombardia 2023

Regionali in Lombardia, Violi: “Ammetto che il M5S è in ritardo, ma non ci umiliamo dietro agli altri”

Dario Violi, consigliere regionale del M5S, a Fanpage.it ammette che il suo partito è in ritardo con la pubblicazione delle linee programmatiche, ma che comunque non inseguiranno i candidati di altri partiti.
A cura di Enrico Spaccini
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"Siamo in ritardo di qualche giorno", ammette a Fanpage.it il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Dario Violi, "in settimana pubblicheremo le nostre linee programmatiche". La campagna elettorale per le elezioni Regionali in Lombardia sta entrando sempre più nel vivo. Ora anche la coalizione di centrosinistra ha trovato un suo candidato, Pierfrancesco Majorino.

Rimane da capire se in questo insieme di partiti ci sarà o meno anche il M5S. Quello che è certo, conferma Violi, è che "noi non ci mettiamo a inseguire nessuno, se pensano che ci umiliamo dietro il candidato di un altro partito si sbagliano di grosso".

"Majorino candidato non ci cambia molto"

"Il fatto che abbiano scelto Majorino a noi non cambia molto", sostiene Violi che ricorda come nelle ultime settimane di nomi dal centrosinistra ne erano usciti parecchi. "Da Cottarelli a Pisapia, tanti nomi ma nessuno ci ha interpellato concretamente sul programma".

Uno dei pochi ad aver chiuso ogni possibilità di alleanza con i pentastellati era stato Pierfrancesco Maran quando ha ufficializzato una sua candidatura in caso di primarie. "In realtà avevo chiuso io già il giorno prima del suo annuncio", rivendica Violi che ribadisce come con un'ipotetica alleanza guidata dall'assessore Maran sarebbe stata "insostenibile".

"Dal centrosinistra sempre lo stesso metodo perdente"

Ora, però, il Movimento dovrà confrontarsi con le scelte e la linea che intraprenderà Majorino. Tuttavia, Violi, che ricorda di essere amico sia di Maran che di Majorino, sposta ancora il tema del dibattito: "Qui si parla di una coalizione che continua a usare un metodo che si è rivelato perdente in Lombardia per 30 anni. La ricerca del nome, del candidato, una volta a sinistra, una volta a destra, poi un civico. Ma ha sempre perso".

In poche parole, tutto è ancora possibile. "Noi usciremo con le nostre proposte, se a qualcuno interessano ci contatterà e ne parleremo", conclude Violi che poi invita a parlare di "idee, di un progetto, dobbiamo far capire che esiste una base su cui poter costruire un futuro per la Regione Lombardia, chi vota noi vota una visione, non un nome".

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