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Nascondono il cellulare sotto i vestiti per farsi suggerire all’esame per la patente: denunciati

Due uomini, un 38enne e un 52enne, sono stati denunciati per tentata truffa. Avevano nascosto il cellulare sotto i vestiti per farsi suggerire le risposte dell’esame di teoria per la patente di guida. Uno di loro ha ingoiato l’auricolare per tentare di sfuggire alla denuncia.
A cura di Enrico Spaccini
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Si sono presentati insieme agli altri candidati agli uffici della Motorizzazione civile di Cremona per affrontare l'esame di teoria per il conseguimento della patente di guida. I due uomini, un 38enne e un 52enne, avevano nascosto sotto i vestiti ciascuno un cellulare con il quale hanno provato a comunicare con dei complici all'esterno della struttura. Scoperti dagli esaminatori, sono stati denunciati per tentata truffa.

Il candidato con il cellulare sotto la felpa

A far insospettire uno degli esaminatori degli uffici di via Boschetto erano stati dei movimenti alquanto particolari di uno dei candidati, sia con il corpo sia con le mani che toccavano spesso le orecchie. Per questo motivo è stato chiesto l'intervento dei carabinieri della sezione radiomobile di Cremona.

Da quanto si è capito poco dopo, l'uomo aveva nascosto il cellulare sotto la felpa che aveva una fessura. Con la telecamera rivolta verso la scheda d'esame, cercava di farsi suggerire le risposte. All'arrivo dei militari aveva già rimosso il cellulare e ingoiato l'auricolare.

Il secondo con la telecamera sul bottone della maglia

Mentre erano in corso gli accertamenti su di lui, un secondo candidato ha attirato l'attenzione degli esaminatori. Si comportava in modo strano e aveva terminato in fretta e furia la sua scheda d'esame con l'intento di abbandonare il prima possibile l'aula.

Fermato, aveva un dispositivo elettronico attaccato al corpo con del nastro adesivo. Questo era collegato a una batteria e a una telecamera accesa installata su un bottone della maglia. Tutto portava a un router portatile.

Il primo, invece, è stato portato al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore dove è stato estratto il micro-auricolare, con un intervento non invasivo. I due, di cui uno pregiudicato, sono residenti nelle province di Brescia e Piacenza. Sono stati denunciati per tentata truffa e il materiale che avevano con loro è stato sequestrato.

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