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Minacciato il sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi: “Ammazzati”

Il sindaco di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, è stato oggetto di minacce e insulti da parte di ignoti che gli hanno augurato di morire. Su un cartello son state trovate scritte inequivocabili a lui indirizzate, oltre ad un disegno che ritrae un’impiccagione. Il sindaco ha denunciato il gesto alle forze dell’ordine che ora stanno indagando sull’episodio.
A cura di Filippo M. Capra
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Una denuncia social del sindaco di Cinisello Balsamo, paese al confine con Milano, ha portato alla luce le minacce rivolte nei suoi confronti da ignoti. Come da immagine pubblicata dal primo cittadino Giacomo Ghilardi, su un cartello sono comparse scritte e disegni indirizzati a lui dove si legge "ammazzati", seguito da un disegno di impiccagione. Poco più sopra, un insulto personale che recita: "Vaffanculo".

Minacciato il sindaco di Cinisello Balsamo: Ammazzati

Così, dal proprio profilo Facebook, Ghilardi ha scritto: "È stato ritrovato, presso la ciclabile del Grugnotorto, questo cartello con minacce, con tanto di disegno di impiccagione, con alcuni simboli piuttosto pesanti riconducibili a periodi bui della storia del nostro Paese e, infine, con un “italiano” ricco di errori". Il sindaco ha reso noto di aver immediatamente "avvisato le forze dell'ordine", ora intente a eseguire i rilievi che verranno inviati in Procura per "far partire le indagini" e risalire agli autori del gesto. Ghilardi, già preso di mira da insulti e minacce negli ultimi anni, ha definito l'atto come il risultato "dell'istigazione all'odio fomentato anche attraverso i social".

Ghilardi sui social: Vado avanti, non mi intimoriscono

Poi, il primo cittadino di Cinisello Balsamo ha promesso ai suoi concittadini di voler continuare ad andare avanti "a testa alta", senza alcun timore di nessuno, "perché forte degli unici scopi che animano il mio operare: la legalità e il bene di Cinisello Balsamo e dei miei concittadini". La polizia sta ora cercando di ricostruire l'accaduto per denunciare i responsabili.

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