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Milano, ragazza di 19 anni arrestata per terrorismo: cosa nascondeva nel suo telefono

La ragazza di 19 anni arrestata per la sua appartenenza all’Isis nel suo telefono nascondeva video di attentati terroristici e oltre 2mila chat per il reclutamento.
A cura di Giorgia Venturini
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Da video di attentati ad audio di lei che si riprende mentre canta in onore del defunto sceicco capo dello Stato islamico Al-Baghdadi. Gli inquirenti hanno trovato di tutto nel telefono di Bleona Tafallari, la 19enne arrestata questa mattina con l'accusa di far parte dell'associazione terroristica "Leone dei balcani". Il sequestro è scattato lo scorso settembre poco dopo che la donna si è trasferita a Milano dalla Germania: qui era ospite del fratello. Ora per Bleona Tafallari, moglie di uno dei sostenitori dell'attentatore di Vienna, sono scattate le manette.

Nel cellulare video degli attentati

Tutto quello che è stato trovato nel suo telefonino è stato necessario per le indagini, svolte dalla Digos di Milano con la collaborazione dell'Ectc di Europol e coordinate dalla sezione Antiterrorismo della Procura di Milano sottoo la guida di Alberto Nobili e dal sostituto Leonardo Lesti. Tra la memoria del cellulare è stato trovato un manuale in Pdf per l'auto-addestramento che aveva come obiettivo quello di commettere azioni violente nei Paesi occidentali, servendosi di ordigni fai da te. Ma anche immagini e video: "Recentissimi riferimenti – come spiegano dalla Questura – al teatro afghano relativi, in particolare, al rinvenimento della foto, diffusa dai canali mediatici del Califfato, del responsabile del grave attentato esplosivo posto in essere presso l’aeroporto di Kabul il 26 agosto 2021 e rivendicato da ‘Isis Khorasan'". Affidato in un audio invece la conferma della sua appartenenza all'Isis: in un audio si sente la 19enne intonare un canto a cappella islamico, un anasheed, segno di una sua assoluta sottomissione al Califfato islamico e in onore al suo defunto leader Abu Bakr Al Baghdad. Proprio nel canto la ragazza manifestava la sua totale disponibilità al martirio. Orgoglio e fierezza che la 19enne esibiva mostrando simboli dell'Isis in tante sue foto come un guanto nero.

La sua funzione di proselitismo dell'Islam

Il ruolo di Bleona Tafallari all'interno dell'organizzazione era ben definito: la ragazza nel gruppo aveva una funzione di proselitismo dell'Islam radicale nei confronti di ragazze kosovare anche minorenni. Nel suo cellulare sono state infatti trovate 2mila chat nell’ambito di un network femminile, "attraverso rapporti diretti, sempre via chat, con mogli di detenuti per fatti di terrorismo o con mogli di combattenti prevalentemente riconducibili alla formazione terroristica della jihad o guerra santa", aggiungono dalla Questura. A catturare l'attenzione degli inquirenti è stata soprattutto una conversazione con una ragazza kosovara di 16 anni: a questa l'arrestata assicurava il suo appoggio nella scelta di un marito con "capelli lunghi e barba insieme al quale morire da martire". E ancora: nei suoi messaggi ha cercato di rafforzare il percorso di fede della sedicenne che sogna di celebrare un matrimonio "bagnato con il sangue dei miscredenti". Tutti gravi indizi di colpevolezza che hanno fatto scattare la misura cautelare nei confronti della 19enne.

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