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Milano, la prima consigliera transgender Monica Romano: “Dedico vittoria a vittime di odio transfobico”

Monica Romano è la prima consigliera transgender eletta in consiglio comunale a Milano. La sua vittoria è dedicata a tutte le donne che, come spiegato a Fanpage.it, “faticano a emergere in un mondo che è ancora patriarcale e maschilista. E la dedicherò a tutte quelle donne transgender che in Italia sono state uccise per odio transfobico”. Il suo impegno in consiglio sarà rivolto alle donne, ai giovani e a tutte le minoranze.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Mi hanno fatto capire che donne siamo tutte al di là della nostra storia e origine. Questo incoraggiamento che ho avuto della mia elettrici non lo scorderò mai": ad affidare queste parole a Fanpage.it è Monica Romano, la prima consigliera comunale transgender eletta a Milano. Nata e cresciuta nel capoluogo meneghino, Romano si è laureata in Scienze Politiche all'Università Statale di Milano nel 2007: "Qui costruito la mia scatola degli attrezzi, i miei strumenti".

Tante donne a sostenere la sua candidatura

Romano è diventata consigliera comunale ottenendo 938 preferenze. Ha scelto di candidarsi come un naturale proseguo del suo percorso di attivismo iniziato nel 1998: "Avevo 19 anni e ho iniziato il mio percorso di affermazione di genere in un'Italia che – spiega ancora a Fanpage.it – era fortemente discriminatoria nei confronti delle persone transgender e non binarie". A spingerla verso questa nuova avventura sono state soprattutto le sue sostenitrici. Il suo obiettivo è quello di "portare nelle Istituzioni i saperi di una lotta che continuiamo a portare avanti".

La campagna elettorale

La campagna elettorale è stata caratterizzata da due dimensioni, quella reale e quella virtuale: "A livello virtuale sono arrivati insulti, offese gratuite e gli haters. Cose che purtroppo mi aspettavo. Nella vita reale – continua – nei mercati, nelle piazze, nelle strade e tra la gente non è mai successo nulla di spiacevole". Anzi. Romano ha conosciuto molte persone con le quali ha parlato di temi come: le strade da rifare, i cestini, la sicurezza, donne e uguaglianza di genere. E proprio durante la campagna elettorale ci sono stati degli episodi che l'hanno commossa: "Pensavo di aver fatto bene a candidarmi quando mi raggiungeva una signora sulla settantina e mi diceva: "Noi donne dobbiamo andare avanti" e magari mi raccontava della sua militanza femminista. Episodi come questi li ho trovati molto toccanti".

Romano: Necessario Ddl Zan in Italia

Quella di Monica Romano è un'importante vittoria. Una vittoria che lei ha voluto dedicare a tutte le donne che hanno subito violenza e non solo: "La dedico alle donne che faticano a emergere in un mondo che è ancora patriarcale e maschilista. E la dedicherò a tutte quelle donne transgender che in Italia sono state uccise per odio transfobico". E proprio per questo motivo, secondo Romano, è necessario che la discussione in Senato del Ddl Zan – il cui firmatario è Alessandro Zan che ha dato il suo sostegno alla candidatura della consigliera – debba riprendere: "In Italia ci sono quotidianamente episodi di bullismo e violenza nei confronti della comunità Lgbt+. Non possiamo chiudere gli occhi. Ormai in tutta Europa ci sono leggi che tutelano la nostra comunità dalla violenza. È ora che anche in Italia si faccia questo salto di civiltà".

L'impegno per Milano

E proprio per Milano, dove secondo Romano devono aumentare posti letto per ragazzi allontanati dalle famiglie per il loro orientamento e identità e dove deve nascere una casa delle Associazioni, il suo impegno in consiglio comunale sarà rivolto in primis alle donne, al lavoro e anche alle minoranze: "Minoranze tutte perché non dimentichiamocelo quando lavoriamo sull'uguaglianza di genere, noi teniamo conto di uno spettro che tiene in considerazione il genere, la disabilità, l'età l'appartenenza etnica, l'orientamento sessuale, l'identità di genere. Abbiamo un'ottica intersezionale e quindi questa intersezionalità vorrei portarla a Palazzo Marino".

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