15 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Le polemiche strumentali sulla “Fiera della maternità” a Milano

“Un sogno chiamato bebè” è il titolo del convegno che si svolgerà a Milano il 14 e 15 maggio 2022 e che sta scatenando diverse polemiche nel mondo della politica. Esponenti di centrodestra e centrosinistra chiedono la sospensione dell’evento. Michele Usuelli, consigliere di +Europa/Radicali in Regione Lombardia, ha detto a Fanpage.it:  “Polemiche strumentali, non dobbiamo avere paura di approfondire anche ciò che in Italia non è legale”.
A cura di Ilaria Quattrone
15 CONDIVISIONI
La schermata del sito della fiera
La schermata del sito della fiera

"Un sogno chiamato bebè": è questo il titolo della fiera che sta scuotendo gli animi della politica milanese, lombarda e anche nazionale. La manifestazione si svolgerà il 14 e 15 maggio 2022 a Milano, ma non è ancora chiaro sapere dove. Sorella gemella di quella andata in scena a Parigi il 4 e 5 settembre, la fiera prevede un ciclo di conferenze in cui esperti e medici approfondiranno il tema della maternità, delle difficoltà a concepire e soprattutto di procreazione medicalmente assistita. Una parte però sarà dedicata anche al confronto su temi di portata internazionale come la "gestazione per altri” o maternità surrogata. E proprio su quest’ultimo punto si sono scatenate le polemiche. Una discussione che, come detto a Fanpage.it dal consigliere regionale di +Europa/Radicali Michele Usuelli, appare come "strumentale": "Non bisogna aver paura di approfondire anche ciò che in Italia non è legale".

Alla base delle polemiche – provenienti da una precisa area, cattodem, centrodestra e una parte del mondo femminista – c'è l'idea che la Fiera altro non sia che un modo per promuovere una pratica che in Italia è vietata. In realtà gli organizzatori – come specificato sul sito – puntano esclusivamente a parlare delle difficoltà di diventare genitori offrendo una vasta panoramica sui possibili percorsi da intraprendere sia per le coppie Lgbt sia per le coppie eterosessuali. Anche se al momento non esiste un programma delle conferenze, i promotori scrivono che si parlerà di endometriosi, infertilità maschile, fecondazione in vitro, creazione di gruppi di supporto psicologico e di come avere possibilità di rimanere incinta.

In aggiunta a ciò si affronterà il tema dei percorsi alternativi come l'adozione, l'affido e anche la maternità surrogata. Quest'ultima quindi non sarà l'unico punto della kermesse, ma solo uno dei tanti previsti dal vasto e fitto ciclo di conferenze. Inoltre non ci sarà nessun "catalogo per scegliere bambini", come affermato da chi si oppone all'evento, né sarà prevista assistenza medica. Sul sito, gli organizzatori specificano infatti che: "Non sarà effettuata nessuna consultazione medica individuale durante l’evento".

Le posizioni del centrodestra e centrosinistra

Fermamente contrari alla realizzazione di questa fiera sono gli esponenti del centrodestra e del mondo cattolico. La senatrice dell'Udc, Paola Binetti, dopo aver definito l'evento francese come un luogo in cui "la maternità surrogata è in offerta speciale" e aver affermato che per quella di Milano si sta costruendo una "propaganda surreale", ha detto: "Il paradosso è che il 14 maggio è la festa internazionale della famiglia, una festa che l'Italia non ha recepito, anche se pochi giorni prima celebra la festa della Mamma. Ma qui ciò che richiama l'attenzione è proprio la propaganda della nascita di bambino senza mamma; bambini con due papà, passati attraverso la maternità surrogata, che di altruistico non ha proprio nulla".

Dal centrodestra arriva addirittura la richiesta di una cancellazione dell'evento da parte del sindaco Giuseppe Sala: "La fiera ‘Désir d`enfant' sull'utero in affitto dovrebbe far tappa a Milano nel maggio 2022. Se la notizia fosse confermata – dichiara Franco Lucente, consigliere di Fratelli d'Italia della Regione Lombardia  ci dovremmo chiedere cosa pensa il sindaco Sala di un appuntamento in cui si parla di neonati come fossero pantaloni da scegliere al mercato". Una richiesta condivisa anche da Massimo Gandolfini, presidente del Family Day: "Chiediamo al sindaco Sala di impegnarsi fin da ora per proibire la vergognosa Fiera sulla fecondazione artificiale e l’utero in affitto".

Forti critiche sono arrivate anche dal centro-sinistra e in particolare dal Partito democratico. Per Valeria Valente, presidente della commissione di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere, la fiera promuove una cultura che rende merce e oggetti gli esseri umani: "Siamo ben al di là anche della schiavitù". Il senatore democratico Eugenio Comincini ha rincarato la dose, annunciando la presentazione di un'interrogazione parlamentare al ministro della Salute Roberto Speranza: "Chiederò come sia possibile che l'Italia ospiti una manifestazione palesemente contraria ai principi del nostro ordinamento".

Usuelli: Non dobbiamo avere paura di approfondire anche ciò che in Italia non è legale

Michele Usuelli, consigliere regionale di +Europa/Radicali, invita opposizione e centrosinistra a fare un passo indietro e a essere più ragionevoli: "Non dobbiamo avere paura di approfondire anche ciò che in Italia non è legale" precisa a Fanpage.it. Le polemiche, secondo l'esponente, sono del tutto illogiche considerato soprattutto le denunce sul declino delle nascite in Italia: "C'è una grande incoerenza da parte di chi è contrario. Parlano di crolli di natalità e poi – continua Usuelli con Fanpage.it – affermano di essere contrari a ciò che la scienza ha da offrire". Il consigliere ricorda che in questo percorso le coppie sono supportate da psicologi, assistenti sociali e medici: "Queste sulla maternità sono polemiche strumentali. Bisogna parlare di questi temi e di maternità surrogata. Ci sono coppie gay che hanno usufruito di questo strumento e adesso hanno un figlio e sono felici".

Galimberti: Non è stata concessa alcuna autorizzazione

Considerato il pressing sull'amministrazione comunale, l'assessora all'Educazione Laura Galimberti ha spiegato che non è arrivata alcuna richiesta di approvazione dell'evento: "Non è stata concessa alcuna autorizzazione o patrocinio o altre forme di sostegno all'iniziativa né, al momento, il Comune è nelle condizioni di intervenire per vietarlo". Anche l'assessore ci tiene a precisare che "da donna e da amministratrice ritengo che una fiera non sia il luogo più adatto ad affrontare temi così delicati di cui si dibatte da diversi anni e non solo sul piano giuridico". Parole che secondo Usuelli sono fuori luogo: "Se c'è un convegno dei terrappiattisti va bene e se ce n'è uno su un tema scientifico, no?".

Come sarà organizzata la fiera "Un sogno chiamato bebè"

La fiera prevede più di sessanta conferenze in cui parteciperanno specialisti della fertilità, consulenti, medici, professionisti della salute e altre associazioni. Al momento, si legge sul sito unsognochiamatobebe.it, non è presente un programma delle conferenze: "Abbiamo lavorato a fondo affinché, qualunque sia la vostra situazione, possiate tornare a casa con tutte le informazioni di cui avete bisogno e ricchi di entusiasmo per il prossimo passo del vostro viaggio verso la genitorialità". Saranno presenti degli esperti che spiegheranno come gestire gli aspetti emotivi del trattamento della fecondazione in vitro o l'adeguatezza dei vari percorsi all'estero. Gli organizzatori specificano che non si parlerà solo di fecondazione medicalmente assistita o gestazione per altri. Saranno affrontati anche temi come l'endometriosi, la fertilità maschile, le adozioni o l'affido.

15 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views