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Interrompe spettacolo sulla Shoah, il prof negazionista Pietro Marinelli sospeso dall’insegnamento

Durante uno spettacolo sulla Shoah, il professore Pietro Marinelli ha interrotto il monologo di un’attrice accusandola di “ideologia”. L’istituto Curie-Sraffa si è subito dissociato da quelle dichiarazioni e ora per l’insegnante di diritto è arrivata la sospensione.
A cura di Enrico Spaccini
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Aveva interrotto uno spettacolo sulla Shoah accusando gli attori di rappresentare i fatti secondo "ideologia" e chiedendo di rivalutare i crimini commessi da Adolf Hitler contestualizzandoli con quelli degli altri grandi dittatori della storia. Per Pietro Marinelli, professore di diritto all'Iis Curie-Sraffa di Milano, è arrivata la sospensione dall'insegnamento come misura cautelare dall'Ufficio scolastico territoriale in attesa delle decisioni del Provveditorato.

Lo spettacolo ‘Herr Doktor' e i numeri della Shoah

In realtà, Marinelli non rientra nell'istituto dal 26 gennaio scorso. Il giorno seguente si commemorava il Giorno della Memoria, per ricordare le vittime dell'Olocausto. Per questo motivo, alcune classi del Curie-Sraffa erano state accompagnate allo Spazio Teatro 89 per assistere a ‘Herr Doktoer': uno spettacolo di Equivochi Compagnia Teatrale dedicato a Joseph Goebbels, ministro della Propaganda del Terzo Reich ed eminenza grigia di Hitler.

Il professore di diritto era lì in quanto accompagnatore di una classe terza, ma quando l'attrice Beatrice Marzorati, nel suo dialogo immaginario con il gerarca nazista, elencava i numeri della Shoah, Marinelli ha interrotto il monologo gridando: "Questa è la vostra verità, questa è ideologia".

Di tutta risposta Marzorati dal palco gli ha ricordato che "questa è storia" e tra rivendicazioni e affermazioni varie, il professore è stato messo alla porta. "Pensavamo che fosse un attore", hanno raccontato gli alunni che non avevano Marinelli come professore di diritto, "che si trattasse di un espediente per rendere più coinvolgente lo spettacolo".

La presa di posizione dell'istituto e dei colleghi

Invece no, non era un modo per rompere la quarta parte o per fare del teatro sperimentale. Il professore, infatti, non era nuovo a prese di posizione discutibili, dal negazionismo, al cospirazionismo, da posizioni no-vax ad altre pro-Putin, tutte millantate anche sui propri canali social. I suoi colleghi, dopo i fatti del 26 gennaio, si sono subito dissociati dalle dichiarazioni di Marinelli. La preside Raffaella D'Amore, invece, ha voluto chiedere scusa al teatro e agli attori scrivendo una lettera.

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