77 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Il caso di Giovanna Pedretti

Il marito di Giovanna Pedretti: “Era ossessionata dai commenti negativi, le dicevo di stare tranquilla”

Il marito della ristoratrice di Sant’Angelo lodigiano che si è suicidata dopo le polemiche per una recensione avrebbe detto ai carabinieri che la moglie “era ossessionata dagli haters”.
A cura di Francesca Del Boca
77 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Giovanna era ossessionata dagli haters. Io e nostra figlia le dicevamo di stare tranquilla, di non preoccuparsi, che sarebbe tutto finito presto". Sarebbero le parole di Aniello D'Avino, che sabato 13 gennaio ha accompagnato la moglie Giovanna Pedretti in caserma dai Carabinieri di Lodi: i militari indagavano sulla possibilità che, dopo la diffusione della notizia di una presunta recensione negativa contro la sua pizzeria di Sant'Angelo Lodigiano, si prefigurasse il reato di istigazione all'odio: nel commento anonimo, apparentemente pubblicato su Google, si insultavano infatti gay e disabili.

Il clima però, in quel momento, è già avvelenato. La notizia della recensione pubblicata dalla ristoratrice 59enne ha fatto il giro di tutta Italia, ma c'era chi metteva in discussione la veridicità del post. Dopo la diffusione della notizia sulla stampa nazionale, il popolo social si scatena contro la ristoratrice e la accusa di cercare popolarità per il suo locale sfruttando gay e disabili. La donna, nel pomeriggio di domenica 14 gennaio, viene trovata morta nelle acque del fiume Lambro, a due passi dal ristorante di famiglia.

Sulla vicenda adesso la Procura di Lodi ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, mentre tra oggi e domani sono in programma l'autopsia e l'esame tossicologico. Sotto l'occhio della compagnia dei Carabinieri di Lodi anche i due dispositivi elettronici della donna, che insieme al marito Nello D'Avino gestisce da decenni il locale in centro a Sant'Angelo Lodigiano: saranno fondamentali per risalire alla ricostruzione dell'intera vicenda e a stabilire se il post sia autentico, come avrebbe assicurato la stessa ristoratrice agli inquirenti.

Gli inquirenti stanno così cercando di stabilire se e come la pressione mediatica e social possa aver influito sulla tragica decisione finale, come avrebbe dichiarato il marito ai Carabinieri. "La mamma è stata massacrata, l'accanimento è pericoloso", era stato del resto lo sfogo della figlia 28enne sui social, a commento di una storia di Selvaggia Lucarelli.

77 CONDIVISIONI
28 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views